lunedì 6 settembre 2010

Premio Marzani ovvero fate quello che dico io e non quello che faccio io

Anche quest’anno a San Giorgio del Sannio il Premio Marzani, giunto alla sua terza edizione, è alle porte…
Si tratta, come si sa, di un Premio Internazionale giornalistico e letterario, che vuole, nelle intenzioni dell’Associazione Campania Europa Mediterraneo, presieduta da Enzo Parziale, che lo organizza, “favorire la conoscenza e valorizzare le diversità culturali del Mediterraneo, per la pace, la legalità, il dialogo e la solidarietà tra i popoli”.
Purtroppo, però, questi obiettivi rimangono assolutamente sulla carta e noi, cittadini di San Giorgio del Sannio, paese dove l’associazione nasce e che è location delle due serate dedicate al Premio, non solo possiamo testimoniarlo ad alta voce ma intendiamo anche farne partecipi tutti, o comunque la maggior parte, degli illustri invitati, a cominciare da Sandro Ruotolo, Marco Travaglio e Rosaria Capacchione.

Ma partiamo dall’inizio.

Il primo obiettivo dell’Associazione Campania Europa Mediterraneo, così come evidenziato nel suo sito web, è: “sviluppare la cooperazione locale e internazionale per contribuire alla evoluzione sociale, culturale ed economica degli uomini e delle donne nei Paesi dell’Unione Europea e dell’area del mediterraneo, al fine di rafforzare i valori e gli interessi condivisi nel rispetto dei diritti fondamentali della persona umana e di eguaglianza tra i generi” .
Ovviamente, il Premio Marzani dovrebbe essere il frutto ultimo di questa attività, con specifico riferimento al giornalismo e alla libertà di stampa.

Ma durante l’anno cosa fa l’Associazione Campania Europa Mediterraneo per sviluppare la cooperazione locale e contribuire alla evoluzione sociale, culturale ed economica dei sangiorgesi al fine di aprirsi, poi, a più ampie mete mediterranee ed europee?
Quale è stato il suo contributo fattivo affinché il paese faccia un salto di qualità culturale, sociale ed economico vero e non caratterizzato solo da una meteora annuale quale è il Premio Marzani, che passa e non crea ricadute di alcun tipo nella totale immobilità della comunità sangiorgese?

A tutto ciò c’è da aggiungere che, a fare un’analisi attenta della situazione, emerge anche un altro dato interessante: un’associazione che ha il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana tra i suoi principi fondanti non può parlar bene e razzolare male, chiedendo ed ottenendo, e sbandierandolo sui manifesti, il patrocinio di una amministrazione comunale che palesemente alcuni di tali diritti dei suoi cittadini non li rispetta affatto: il diritto di vivere una vita decorosa nel paese è assolutamente soppiantato dall’immondizia, regina delle nostre strade, che in alcuni posti giace per terra da 11 giorni nell’indifferenza totale della gente, dei vigili, degli impiegati comunali e degli amministratori stessi (questa è la strada che porta direttamente alla casa comunale ed è praticamente impossibile che nessuno abbia visto quei sacchi neri aperti e l’immondizia sparsa sul marciapiede!); il diritto al verde pubblico è stato assolutamente soppiantato dal un PUC scellerato che sta rendendo San Giorgio un paese pieno di casermoni, una sorta di dormitorio satellite del capoluogo Benevento; il diritto al gioco dei bambini del tutto calpestato dalla mancanza assoluta di posti dove poter esprimere compiutamente la gioia giocosa dell’infanzia; il diritto allo sviluppo economico e lavorativo che è sconfitto su tutti i fronti da una inesistente politica del welfare locale e il cui esempio più eclatante è la chiusura, senza che nessuno abbia mossi un dito, della Telsey, ovvero del “famoso” polo ultratecnologico e superinnovativo di San Giorgio del Sannio, l’ultima grande illusione con cui sono stati presi in giro i giovani sangiorgesi affamati di lavoro; il diritto allo sviluppo globale del territorio soppiantato dall’accondiscendenza degli amministratori nei confronti di progetti di sviluppo che nella maggior parte dei casi non sono rivolti alla crescita della comunità tutta ma solo di alcuni.

Ah, quasi dimenticavamo di dire che il Comune di San Giorgio del Sannio è tra i finanziatori del Premio con la somma di 3000 euro…detto questo, lasciamo a chi legge le opportune considerazioni.
Queste sono cose che non possono passare sotto silenzio!

Noi cittadini, una parte dei cittadini, non possiamo e non vogliamo rimanere in quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, non vogliamo rassegnarci e arrenderci alla mediocrità, vogliamo coltivare il coraggio di ribellarsi, nell’animo nostro e di tutti quanti questo piccolo seme riuscirà a mettere radici.

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