giovedì 30 settembre 2010

Che paradosso: i dinosauri della politica dicono a Berlusconi che lui non esprime novità!!!

Mario Pepe, parlamentare sannita del PD ha dichiarato: "La relazione di Berlusconi è stata una ripassata generale. Tutto come prima, niente di nuovo. Nessuna speranza, nessuna idea nuova è stata proposta. Berlusconi è sempre identico a sé stesso. Questa è la crisi della politica in Italia".

Mi chiedo e chiedo all'on. Pepe: Ma lei si è guardato allo specchio? Anche lei mi pare sia sempre uguale a se stesso e da oltre quarant'anni ormai!
Come fa a parlare di speranze e di idee nuove chi non incarna, politicamente parlando, la novità e le speranze di miglioramento? Ma com'è possibile parlare ancora di rivitalizzare la tabacchicultura nel Sannio quando il Rapporto 2008 dell’OMS sull’epidemia globale di tabacco definisce il consumo di tabacco come la prima causa di morte evitabile? Non sarebbe forse il caso di pensare ad una rconversione del settore? Ma questa, forse, sarebbe una novità troppo nuova!

Ma davvero sono state completate la SA-RC e la "Telese-Caianello"? Mica me n'ero accorta!!!

Costantino Boffa, parlamentare sannita del PD,ha dichiarato: "Prendo atto che nelle dichiarazioni di Berlusconi sono riaffermate alcune infrastrutture per noi strategiche".
Il riferimento, ovviamente, è all'Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari ed al raddoppio della "Telesina" Benevento-Caianello, citate (o meglio sarebbe dire "vendute" come in una telepromozione in perfetto stile Aiazzone) da Berlusconi insieme all'autostrada SA - RC.

Mi chiedo e chiedo all'on. Boffa: ma lei crede ancora a Babbo Natale?
Non trova che nelle parole del Presidente del Consiglio ci siano evidenti tracce di "captatio benevolentiae"?
E poi, non trova che il Presidente del Consiglio ami fare "'o valluzziell' 'ncopp' 'a munnezza" ovvero gli piaccia da morire parlare dei lavori lasciati incompiuti dalla sinistra per potersene poi appropriare?

Gentile on. Boffa, meglio avrebbe fatto a contestare parola per parola le parole di Berlusconi chiarendo che di quei lavori si è visto sì l'inizio ma la fine è ben lontana da venire!!!

mercoledì 29 settembre 2010

La pericolosa deriva berlusconiana del Sindaco di San Giorgio del Sannio, Giorgio Nardone

Tanto rumore per nulla, troppo rumore per nulla…
La tanto attesa spallata a Berlusconi non c’è stata, anzi la campagna acquisti da un lato e l’inconsistente, come al solito, opposizione della sinistra dall’altro, rendono il PdL ancora più consapevole della natura del proprio “potere”.
E intanto l’Italia continua a galleggiare in una crisi economica che, secondo i dati Istat (studio del 2009 «Principali aggregati dei conti economici regionali») ha portato il Pil (ovvero il valore complessivo dei beni e servizi prodotti in Italia nell’arco dell’anno) a ridursi del 6% nel Nord-Ovest, del 5,6% nel Nord-Est, del 3,9% nel Centro e del 4,3% nel Sud, a fronte di un valore nazionale pari a -5%.
L’Italia continua a galleggiare in una realtà culturale totalmente disgregata, con una scuola che si sgretola quotidianamente sotto i colpi della Riforma Gelmini-Tremonti, una scuola che taglia i posti per gli insegnanti di sostegno e che invita, attraverso alcuni Assessori all’Istruzione e professori di Conservatorio (secondo me totalmente fuori di senno) a cacciare fuori i disabili dalle classi, ma poi sperimenta in Lombardia il programma "Allenati per la vita" tra le cui materie di insegnamento troviamo "cultura militare", "armi e tiro", "sopravvivenza in ambienti ostili", "difesa nucleare, batteriologica e chimica".
L’Italia continua a galleggiare in una realtà sociale che è fatta di mogli e figli omicidi e patricidi per denaro, dei centri di identificazione per immigrati che sono i lager del XXI secolo, delle forze dell’ordine che caricano i cittadini che non vogliono le discariche sul Parco del Vesuvio, dell’usura che è aumentata in Italia del 109,6% e mette a rischio 1.920.000 famiglie e 1.660.000 piccoli imprenditori (dati diffusi da Contribuenti.it), della corruzione a tutti i livelli, per non parlare poi dei dati sull’alcolismo e sulla diffusione delle droghe tra i giovani, del sesso a pagamento per potersi pagare la bella vita, del bullismo, dell’omofobia.

Questa è l’Italia del 2010 e ancora i nostri politici, di destra e di sinistra, stanno a parlare di una casa a Montecarlo!

Se questa è l’attenzione rivolta al paese da parte dei nostri politici ed amministratori a livello nazionale, figuriamoci quella dei politici ed amministratori delle piccole realtà locali: in molti casi poco più che nulla!
E’ questa l’Italia che i Padri Costituenti auspicavano?
E’ questa l’azione politica ipotizzata dai Costituenti e desiderata dai cittadini?

Mi sembra di aver capito che con la democrazia delegata i nostri politici ed amministratori, a tutti i livelli, dovrebbero, nella loro azione quotidiana all’interno delle istituzioni, portare avanti le legittime aspettative dei cittadini dando loro conto, ogni tanto, del proprio operato.
Ma questa è una buona abitudine ormai desueta, anche se è possibile annoverare per il passato il positivo esempio dato dal deputato Carmine Nardone, il quale era solito, alla fine di ogni anno del suo mandato, riunire i suoi elettori e, con montagne di carte alla mano, dare loro conto di quanto aveva fatto per portare all’attenzione nazionale le necessità del Sannio da loro segnalate nei vari incontri sul territorio.
Quello che accade in questi giorni, invece, è praticamente il contrario: il sindaco di San Giorgio del Sannio, l’omonimo Nardone Giorgio (sfortunatamente non tutti i Nardone sono uguali!), sollecitato sui più disparati temi di interesse collettivo (legalità, rifiuti, sicurezza stradale, politiche sociali, legame col territorio) e dalle più svariate categorie sociali (dai consiglieri di minoranza alle associazioni, ai comitati e ai semplici cittadini) non ha mai sentito l’esigenza non dico di rendere conto ma almeno di interfacciarsi con la cittadinanza.In fondo, il Sindaco Nardone dovrebbe, tenendo presenti i principi basilari della democrazia, accettare, in generale, il contraddittorio costruttivo ed, in ogni caso, dare risposte ai cittadini che, come me, ahimè, lo votarono delegandolo a rappresentarli.
Invece, nonostante le ripetute sollecitazioni da me fatte nella duplice veste di cittadina e di Responsabile della Rete Rose Rosse Campania nonché del Presidio di Legalità e Giustizia R. R. R. di San Giorgio del Sannio, sia attraverso interpellanze dirette sia a mezzo stampa, ha sempre ritenuto di non dare alcuna risposta né spiegazione
Se così è, e Giorgio Nardone ritiene, per supponenza o per altre motivazioni incomprensibili di non doverle dare queste spiegazioni, è evidente che siamo di fronte ad una pericolosa sterzata da parte del sindaco verso il berlusconismo autoreferenziale, non essendo ammesso alcun tipo di contraddittorio rispetto al pensiero e all’operato del primo cittadino.
Lo invito pertanto, con queste mie righe, a rivedere le sue posizioni nei rapporti con i cittadini e con l’associazionismo di ogni genere, poiché il suo silenzio assordante ci porterà inevitabilmente a considerarlo un “avversario” nelle prossime elezioni amministrative di primavera, con l’inevitabile danno in termini di consensi che egli stesso sta producendo per la nostra comune parte politica, la sinistra.

martedì 28 settembre 2010

Fincantieri fa retromatrcia: Castellammare non chiude

(da La Repubblica Napoli 28 settembre 2010)
La Fincantieri di Castellammare non chiuderà. La notizia arriva nel pomeriggio di ieri, dopo l'incontro a Roma tra sindacati Fiom, Fim e Uilm e l'amministratore delegato Giuseppe Bono a Roma. Scongiurata la chiusura dei due cantieri di Castellammare e di Riva Trigoso in Liguria, fatti salvi i posti di lavoro. Gli operai di Stabia tirano un sospiro di sollievo. Ma la tensione resta alta, perché oltre alla rassicurazione sulla chiusura, dalle alte sfere non arrivato nessun programma per il cantiere. Tutto è rimandato alla metà di ottobre, data del prossimo incontro tra la direzione di Fincantieri e i sindacati, dove si discuterà delle mosse da intraprendere.

L'accordo è scritto nero su bianco nel verbale redatto alla fine della riunione. "L'azienda, sottolineando che la crisi è ancora molto pesante - si legge nel documento - riconferma la validità degli accordi sottoscritti circa il mantenimento dei siti produttivi e dei relativi livelli occupazionali, utilizzando per sopperire agli scarichi gli strumenti congiunturali previsti dall'attuale normativa".

La direzione di Fincantieri fa marcia indietro, dunque. Mette le lancette indietro di nove mesi e riconferma l'accordo datato 18 dicembre 2009 firmato con l'allora ministro del Lavoro Claudio Scajola. In quel documento il governo, dietro l'impegno di commesse pubbliche e nuovi investimenti da fornire all'azienda, aveva ottenuto la salvaguardia degli otto cantieri e dei posti di lavoro, Castellammare inclusa. Nessuna delle promesse è stata mantenuta e l'azienda ha redatto un piano durissimo fatto di tagli e ridimensionamenti, anticipato da "Repubblica", a cui sono seguite le proteste dei lavoratori e dei sindacati. Proprio il clima degli ultimi giorni ha imposto una presa di posizione netta dell'azienda. Confermando l'esistenza del documento preparato a luglio per l'azionista ma spiegando che in realtà non era diretto al pubblico, l'ad Bono ha assicurato comunque che quel piano non verrà applicato.

Si riparte dal passato, dunque. Un passo avanti verso la trattativa. Che però resta incerta. L'ad Bono durante l'incontro ha annunciato un aumento progressivo della cassa integrazione che dalle 750 unità passerà a 3200.
I sindacati plaudono all'accordo ma confermano comunque lo sciopero del 1 ottobre. Un segnale che svela ancora una prospettiva incerta. "La Fim di Napoli apprezza le dichiarazioni dell'ad Bono - afferma il segretario generale della Fim Cisl Napoli, Giuseppe Terracciano - il verbale sottoscritto è sicuramente un buon inizio per delineare le prospettive industriali ed occupazionali del cantiere di Castellammare ma esse devono essere accompagnate da una missione produttiva per la prospettiva". Richiama l'intervento del governo e della Regione, Anna Rea, segretario generale Uil Campania: "È una prima positiva risposta la conferma degli impegni di Fincantieri, adesso la parola passa al governo nazionale e alle istituzioni locali. Adesso tocca al governo mantenere gli impegni presi nel 2009, mentre sono sicura che il presidente Stefano Caldoro avvierà da subito ciò che è necessario per rendere concreta la costruzione del bacino di carenaggio".

Chiede l'attenzione del governo anche la senatrice del Pd Teresa Armato: "Prendiamo atto positivamente dell'impegno assunto da Fincantieri ma ora il governo non può più stare a guardare". Intanto, tra gli operai, nonostante la soddisfazione per la buona notizia, regna l'incertezza. "Volevamo che Bono ritirasse il piano industriale - dice l'rsu Peppe Giovedì - siamo contenti che sia tornato sui suoi passi. Ma siamo senza prospettive. Come andremo avanti senza commesse?"

lunedì 27 settembre 2010

La mia risposta a Giovanni Muccio, presidente del Movimento politico "Guerriero Sannita"

Gentile Giovanni,
ho letto con piacere la sua nota relativa al Monumento al Guerriero Sannita recentemente inaugurato a San Giorgio del Sannio.

Il suo apprezzamento nei confronti delle mie considerazioni storico-sociali sui Sanniti in genere e sulla figura del cosiddetto Guerriero Sannita mi hanno riempita di soddisfazione e mi hanno dimostrato, ancora una volta, come per alcuni mestieranti della politica, sia, ahimè, troppo facile strumentalizzare un simbolo del passato storico comune ed utilizzarlo per fini di vanagloria personale mentre non è altrettanto facile, per chi ha valori di riferimento molto alti come l'attenzione reale e concreta alla comunità e al bene comune, far comprendere a questi politici ed amministratori da dove veniamo e dove è bene che andiamo come popolo e come società organizzata!

La ringrazio, pertanto, del suo intervento e dell'invito da lei rivolto all'Amministrazione Comunale di San Giorgio del Sannio a tenere in debita considerazione le mie osservazioni.

Inoltre, in virtù della profonda comunanza di valori e di temi che caratterizzano il dibattito e l'azione dei nostri rispettivi movimenti, la invito a considerare la possibilità di incontarci per un gemellaggio che veda i nostri rispettivi territori e movimenti protagonisti di incontri e di approfondimenti sociali e politici sui temi della legalità, della democrazia e dello sviluppo dei nostri territori.

Il Movimento politico "Guerriero Sannita" concorda con me:la democrazia viene prima della combattività!

Sulla vicenda del Monumento al "Guerriero Sannita", posizionato all'ingresso di San Giorgio del Sannio, interviene, con una nota, anche Giovanni Muccio, presidente regionale del "Guerriero Sannita", un Movimento politico che porta lo stesso nome della scultura."Va dato atto all'Amministrazione comunale - scrive - del positivo gesto, alla realizzazione di un importante opera che rappresenta la nostra storia e le nostre radici.
In verità, il Movimento Politico del Guerriero Sannita, per quanto concerne l'epigrafe, si trova d'accordo con quanto detto da Elvira Santaniello.
Infatti, la caratteristica che salta più all'occhio nell'assetto sociale, politico ed economico dei Sanniti, prima della fierezza e della combattività, è il grande senso della comunità e della democrazia.
Ora, non voglio riportare per intero ciò che Santaniello ha brillantemente disquisito in merito e che trova il Movimento Politico del Guerriero Sannita sulle stesse posizioni, il nostro intervento è rivolto al sindaco affinché intervenga rivedendo eventualmente a riformulare, con termini più appropriati, l'epigrafe al Monumento, tenendo in debita considerazione l'intervento della Santaniello".

sabato 25 settembre 2010

Il Monumento al Guerriero Sannita: un'allegoria autocelebrativa del Sindaco e nulla più!!!

La lettura dei molteplici interventi sulla stampa relativi alla statua del Guerriero Sannita (dalle parole del sindaco durante l’inaugurazione, alle successive prese di posizione di una parte della minoranza prima e del consigliere Di Biase poi, di Don Maurizio Sperandeo, parroco della Chiesa di San Giorgio Martire, e di Lorenzo Lommano leader della Lega Sannita) mi impone di rendere noto, come Responsabile Campania Rete Rose Rosse nonché appassionata cultrice della storia antica e dell’archeologia, il mio totale dissenso alla collocazione della statua e di fare alcune considerazioni di carattere storico, sociale e politico.

La prima considerazione è relativa all’epigrafe posta sul basamento della statua: “A rammentare la civiltà di un popolo fiero e combattivo eroicamente proteso a costruire la propria dignità e a lottare per la libertà rievocandone gesta, splendori e tradizioni, con l'anelito verso un futuro sempre più rasserenante e armonioso a futura memoria il Sindaco e l'Amministrazione comunale posero.”Per sfortuna del sindaco e dell’Amministrazione comunale, le mie competenze storico – artistico – archeologiche (sono laureata in lettere classiche con indirizzo archeologico e per anni mi sono occupata di beni culturali) mi inducono ad affermare che il suddetto testo è difficilmente condivisibile.

Infatti, la caratteristica che salta più all’occhio nell’assetto sociale, politico ed economico dei Sanniti, prima della fierezza e della combattività, è il grande senso della comunità e della democrazia.

Nella società sannita non esistevano i grandi ricchi da un lato e i poveri dall’altro, vi era, al contrario, la cultura della suddivisione dei beni: le ricchezze dei possidenti venivano ripartite tra tutta la popolazione, e tutto ciò ha indotto gli storici ad indicare il senso della comunità, al di là degli individualismi dei singoli, come caratteristica fondamentale della popolazione sannita. A ciò si deve aggiungere l’assenza nella società sannita degli schiavi e l’assoluta libertà dei singoli di parlare apertamente di ogni problematica della comunità con i propri capi durante le assemblee.

Lo stesso guerriero sannita, soggetto del monumento in questione, deve essere inteso con caratteristiche diverse da quelle indicate dall’epigrafe, o, meglio, non può essere totalmente e assolutamente identificato con le caratteristiche espresse dall’epigrafe.

Mi spiego: i combattimenti che i sanniti erano soliti fare durante feste e i banchetti oppure durante celebrazioni commemorative di persone importanti per la comunità, erano in origine solo giochi di combattimento e si concludevano, solitamente, con la messa a terra dell’avversario e la premiazione con un cinturone, similmente a come si fa oggi nel pugilato.

Solo dopo l’incontro – scontro con i Romani il grande senso della comunità e dell’unità, il grande senso dei valori familiari e religiosi dei sanniti si arricchì dell’aspetto della forza militarmente intesa e si creò la Lega sannitica, ovvero una forma di difesa stabile contro le minacce militari esterne.

Con questo intendo dire che l’aspetto della combattività volta a costruire la propria dignità e l’aspetto dell’eroismo sono caratteristiche sicuramente non accessorie ma che emergono nell’animo dei sanniti solo nel momento in cui si verifica la minaccia esterna di Roma alla loro unità di popolo e alla loro democrazia interna.

Mi sembra chiaro e palese, quindi, che queste caratteristiche di eroismo e di combattività possano essere state utilizzate strumentalmente dall’amministrazione comunale di San Giorgio del Sannio per celebrare la fine della consiliatura e per conservare nel tempo, con un segno esteriore e non con un’amministrazione che ha lasciato il segno, il decennio di governo cittadino.

E questa strumentalizzazione è palese ancora di più se consideriamo che l’inaugurazione del monumento si è svolta durante quella che viene definita come una manifestazione storica di San Giorgio, la Festa dello sport, giunta alla decima edizione come dieci sono gli anni dell’amministrazione Nardone, alla presenza dei alcuni membri dell’Associazione “San Giorgio e i suoi comuni”, guarda caso invitati a San Giorgio del Sannio proprio in quei giorni per celebrare la loro assemblea.

Che il Sindaco si riconosca personalmente in questo ardimentoso guerriero sannita?

Può darsi, visto anche che, se non ricordo male, a suo dire per radicare l’attaccamento al territorio e l’amore per il proprio paese, qualche anno fa aveva anche introdotto un contributo comunale a tutti i genitori che avrebbero chiamato Giorgio uno dei propri figli e che aveva introdotto un esempio della cosiddetta finanza creativa consentendo, dietro pagamento di una somma anche ingente, ai cittadini che lo volessero, di mettere il proprio nome o quello di un proprio congiunto ad una strada del paese!!!

Peccato, però, che per incarnare veramente lo spirito del popolo sannita sembrano essere in lui piuttosto carenti alcune caratteristiche come ad es. l’attenzione alle politiche della famiglia (con riferimento particolare agli anziani che in tutte le comunità antiche hanno sempre avuto un ruolo importantissimo mentre verifichiamo quotidianamente che a San Giorgio vengono molto scarsamente assistiti), alla democrazia partecipata (ricordiamo che i consigli comunali si tengono tutti al mattino, proprio quando la maggior parte dei cittadini è impossibilitata a partecipare per motivi di studio o di lavoro), all’assistenza alle categorie meno abbienti (che a causa della crisi aumentano sempre più di numero ma a San Giorgio sono considerati problemi accessori rispetto all’approvazione del PUC ad es, alla Notte Bianca costata decine e decine di migliaia di euro o alla collocazione Monumento stesso al Guerriero Sannita, che sicuramente non è avvenuta a costo zero).

Per concludere, mi pare di poter dire, e senza tema di smentita, che il Monumento, al di là dell’epigrafe e al di là della necessità, ipotizzata dal leader della Lega Sannita, di migliaia e migliaia di cittadini sanniti di riappropriarsi del proprio territorio tornando a diventarne i padroni, possa essere definito solo ed esclusivamente come un allegoria autocelebrativa della consiliatura che ormai sta finendo, un simbolo che, peraltro, ha anche, secondo me, uno scarso valore stilistico ed artistico, rispetto ad es. al bellissimo Guerriero Sannita di Guastalla che troneggia nella piazza principale di Pietrabbondante (Is).Auspico, nell’interesse vero della cittadinanza, che dalle urne della prossima primavera possa uscire un sindaco con una sensibilità così spiccata da decidere di rimuoverlo e magari anche di donarlo al suo predecessore come arredo da giardino.

venerdì 24 settembre 2010

Matteoli aveva fatto precise dichiarazioni sulle commesse per i Cantieri di Castellammare....

questo è l'intervento di Matteoli, MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, durante la campagna elettorale del sindaco Bobbio...aveva fatto annunci precisi sulle commesse per i cantieri...BUGIARDO!!!

Il flop del bacino di carenaggio dei Cantieri di Castellammare

Questo è il video relativo ad un convegno svoltosi nel 2008 a Castellammare sul tema del bacino di carenaggio che avrebbe dovuto trainere lo sviluppo della città e del suo cantiere navale.
A tutt'oggi, dopo 2 anni e dopo un cambio di amministrazione, di questo bacino di carenaggio pare non se ne faccia più nulla, è stao polverizzato l'accordo programmatico tra i comuni interessati, l'Autorità portuale di Napoli, la Fincantieri spa e la Regione Campania firmato proprio nel 2008, e la fincantieri rischia la chiusura....ALLA FACCIA DELLO SVILUPPO!!!!!

La Fincantieri di Castellammare ad Anno Zero

La situazione di Castellammare mette a rischio la tenuta della Giunta Caldoro...
i politici non possono distruggere 300 anni di storia della cantieristica italiana...
la polveriera sta per scoppiare a causa dell'applicazione del cosidetto Modello Marchionne in tutti i settori industriali e l'accordo, perchè di accordo si tratta, tra Tremonti e Fincantieri per chiudere i cantieri del sud (e quello di genova dove le amministrazioni comunale e regionale sono di sinistra) e favorire quelli del nord est è ormai noto a tutti...se questa bomba scoppiasse davvero si potrebbe avere conseguenze tragiche....

La polveriera Fincantieri di Castellammare di Stabia

La vertenza Fincantieri è orma i diventata un’ordigno che può esplodere in qualsiasi momento!
Sono circa 7500 i metalmeccanici, tra dipendenti diretti e indotto, che rischiano di perdere definitivamente il posto di lavoro. E rischiano la chiusura due siti storici della cantieristica navale italiana: Castellammare di Stabia (Napoli) e Riva Trigoso (Genova).
A Castellammare sono circa 2000 i posti di lavoro in bilico!
La giunta regionale campana e il governo sembrano non considerare affatto la richiesta dei lavoratori di convocare un tavolo e discutere il piano industriale con i sindacati.
Anzi, quanto del piano industriale dell’azienda è emerso sabato nelle pagine di “la Repubblica” ipotizza un futuro tutt’altro che roseo, la chiusura definitiva dello stabilimento.
Ormai, si è giunti così al terzo giorno di sit-in all’esterno dei cancelli dello stabilimento, dopo il blocco della statale sorrentina organizzato ieri dai sindacati; alcuni operai sono saliti su una gru e sembrano non intenzionati a scendere.

Cari commercianti, cittadini e studenti, - hanno scritto gli operai in una lettera aperta alla città - il nostro cantiere purtroppo, come riportato in un articolo pubblicato su “La Repubblica” sabato scorso riguardante il piano di ristrutturazione Fincantieri 2010-2014 redatto dal nostro amministratore delegato Giuseppe Bono, è destinato a chiudere. Da questa notizia emersa, lo stesso amministratore fino ad oggi non ha dato alcuna smentita, continuando però a ribadire che senza il bacino di carenaggio il cantiere non ha futuro. Questa notizia è sconvolgente per noi ma soprattutto per tutta la città, anche perché si tratta dell’unica realtà industriale che occupa circa 2mila persone tra dipendenti Fincantieri e dipendenti dell’indotto. Per questo vi chiediamo di partecipare venerdì 24 settembre ad una manifestazione che partirà da piazza Amendola. Inoltre il giorno 1 ottobre in massa parteciperemo ad uno sciopero che si svolgerà a Roma proprio per la cantieristica navale, e in quella stessa giornata vi chiediamo di serrare almeno per un’ora le vostre attività commerciali in segno di solidarietà nei nostri confronti. Sappiamo che chiediamo uno sforzo enorme, ma solo così riusciremo a smuovere questa situazione, da soli non riusciremo a vincere e abbiamo bisogno del vostro aiuto per far si che questa città torni ad una normale situazione economica dove tutti noi avremmo la possibilità di spendere i nostri guadagni presso le vostre attività”.

Quello che è certo, affermano ancora gli operai, è che «la protesta andrà avanti giorno dopo giorno secondo l'evoluzione della trattativa che si dovrà aprire».
A tutt’oggi,comunque, il principale bersaglio della loro protesta è duplice: da una parte il Governo, orfano di una pur banale programmazione di politica industriale, dall’altra la Regione, che sembra assecondare la volontà a trazione settentrionale di Tremonti.
«Diciamo alla politica, scrivono i lavoratori, che la smettano di infierire sul Mezzogiorno. Fincantieri di Castellammare vivrà se si fa il bacino di costruzione. Era stato promesso ed erano stati avviati studi di fattibilità», ma finora, nonostante il cambio di amministrazione, non se n’è fatto nulla.

Questo è un gioco al massacro, purtroppo…
Ancora una volta vince il modello Marchionne, anche quando si passa dal privato al pubblico.

giovedì 23 settembre 2010

Mentre io mi arrovello sulla raccolta differenziata, a Napoli succede anche questo!!!

Le mie richieste all'Osservatorio Provinciale sui Rifiuti

Spett. Responsabili Osservatorio Provinciale sui Rifiuti,
Spett. Sindaco di San Giorgio del Sannio, Giorgio Nardone
p. c. Spett. Assessore Rifiuti, Giuseppe Saccavino,
p.c. Spett. Assessore Provinciale all’Ambiente, Gianluca Aceto

OGGETTO: Rilevazione di incongruenze tra quanto indicato dal Calendario di deposito dei rifiuti del Comune di San Giorgio del Sannio (Bn) e i suggerimenti per una corretta differenziazione dei rifiuti presenti sul sito dell’Osservatorio Provinciale sui Rifiuti (www.oprbn.it) – Osservazioni relative al monitoraggio sui rifiuti nel territorio di San Giorgio del Sannio da parte di Rete Rose Rosse

Nell’ambito dell’azione di monitoraggio sul territorio che la Rete delle Rose Rosse sta facendo per provare ad analizzare quali possono essere le motivazioni che hanno determinato un calo nella percentuale della raccolta differenziata a San Giorgio del Sannio a partire dal mese di Luglio (così come evidenziato su alcuni organi di stampa dall’Assessore Comunale al ramo Giuseppe Saccavino) e che stanno determinando una sempre maggiore presenza nelle strade del paese di rifiuti di ogni genere, siamo arrivati alla considerazione, attraverso rilevazioni da parte di membri della nostra associazione, che alcune delle cause o, comunque, delle concause, sembrerebbero essere le seguenti:

■Il mancato rispetto del calendario di deposito dei rifiuti ovvero il conferimento dei rifiuti (suddivisi per categoria) da parte di numerosi cittadini in giorni che non corrispondono a quelli previsti dal calendario per quella determinata categoria. Ciò determina la mancata raccolta da parte degli addetti e la giacenza dei rifiuti in strada almeno fino al primo giorno utile per la loro raccolta, o, addirittura, in alcuni casi, la rottura dei sacchetti e il rovesciamento dei rifiuti in strada con conseguenze anche di tipo igienico sanitario (ad es. l’ aumento della presenza in strada di scarafaggi e topi nonché l’odore nauseabondo dei rifiuti stessi, situazioni che tendono ad aggravarsi durante i periodi di particolare caldo o di pioggia insistente)
■La non corretta differenziazione dei rifiuti ovvero il conferimento di numerosi rifiuti non corrispondenti ad ogni specifica categoria nel sacco relativo appunto a quella specifica categoria. A tale proposito, abbiamo potuto vedere nei nostri giri di osservazione, che numerosi sangiorgesi conferiscono i monouso in plastica usati (e in particolare ci riferiamo a piatti e bicchieri in plastica e più in generale a tutti i monouso in plastica od alluminio SPORCHI) nel sacco giallo della plastica e non nell’indifferenziato come indicato dal calendario di deposito distribuito dal Comune. Inoltre, e qui veniamo nello specifico all’argomento oggetto di questa nostra nota, abbiamo verificato alcune differenze, secondo noi non di poco conto, tra quando indicato dal Calendario di deposito dei rifiuti del Comune di San Giorgio e i suggerimenti per una corretta differenziazione dei rifiuti presenti sul sito dell’Osservatorio Provinciale sui Rifiuti, differenze che possono indurre in errore i cittadini. Abbiamo rilevato, infatti, e ciò si può verificare confrontando direttamente il Calendario e le pagine del sito relative ai consigli per una corretta raccolta differenziata, che ad es. a San Giorgio le salviette di carta unte vengono conferite nell’umido mentre l’Osservatorio suggerisce di conferirle nell’indifferenziato, che il polistirolo e le buste di plastica a San Giorgio vengono conferite nella plastica mentre l’Osservatorio suggerisce di conferirle nell’indifferenziato, che il tetrapak a san Giorgio viene conferito nella carta mentre l’Osservatorio suggerisce di conferirlo nell’indifferenziato. In altre pagine del sito (quelle relative ai consigli utili), poi, abbiamo letto che “E' possibile conferire anche i contenitori in poliaccoppiato (tetra-brik) del latte o dei succhi di frutta preventivamente sciacquati nella carta” ma ci è parso di capire che tali consigli si riferissero alla raccolta differenziata che non utilizza ancora la metodologia del Porta a Porta. Sta di fatto, comunque, che, non essendo stata fatta di recente a San Giorgio del Sannio alcuna campagna di sensibilizzazione della cittadinanza volta a stimolare una maggiore attenzione al corretto conferimento dei rifiuti secondo le modalità e il calendario prestabiliti, i cittadini o provano a trovare da sé delle informazioni ma, come abbiamo segnalato nel caso del sito dell’Osservatorio provinciale, finiscono per confondersi ancora di più oppure, alla fine preferiscono non differenziare proprio i rifiuti e mescolano tutto nei classici sacchi neri o nelle buste con la pubblicità di un noto ipermercato della zona. E qui veniamo alla terza causa, o concausa, che ci pare possa essere rilevante
■La totale negligenza rispetto alla raccolta differenziata ed il conferimento di sacchi contenenti rifiuti di tutti i tipi in luoghi periferici del paese o nelle colline circostanti o sulle piazzole dell’autostrada. Non è necessario fare un monitoraggio specifico ma basta farsi un giro per i dintorni di San Giorgio del Sannio o sulle colline limitrofe, in particolare nella zona delle Surte tra Montefusco (Av) e San Martino Sannita (Bn), oppure attraversare in auto il raccordo autostradale che da San Giorgio porta a Benevento, per vedere di persona lo scempio di sacchetti sparsi ovunque, di materassi, di copertoni, di reti da letto, di scaldabagni, stendibiancheria, antenne televisive e quant’altro, depositati dentro e fuori il centro abitato e in mezzo alla natura.
Alla nostra richiesta di chiarimenti sulla corretta modalità di fare la raccolta differenziata nella provincia di Benevento e alle nostre considerazioni in merito, aggiungiamo, infine, una domanda: visto che la Polizia Municipale di San Giorgio del Sannio, da noi informalmente interpellata sull’argomento, ci ha fatto sapere, sempre in via informale, che non possono esser fatti controlli se non su ordine dell’Amministrazione Comunale e che le contravvenzioni possono essere elevate solo nel caso in cui un cittadino venga, per così dire, colto sul fatto mente deposita illegittimamente dei rifiuti, non differenziati o meno, chi deve controllare il corretto svolgimento della raccolta differenziata? Chi deve vigilare sul rispetto del calendario di conferimento dei rifiuti? Chi deve provvedere alla rimozione delle mini discariche urbane ed extraurbane?

mercoledì 22 settembre 2010

Torniamo a parlare di immondizia: una passeggiata dalle parti di Via Cesine


Questo materasso sta qua da domenica
05 settembre 2010
oggi mercoledì 22 settembre 2010 sul materasso è comparsa anche una specie di anta o qualcosa di simile...sotto c'è sempre un copertone



Via Cesine (di fronte al Cimitero) ore 11.00 circa 22 settembre 2010
mi sembrano un piccolo boiler e qualcosa di simile ad una resistenza di frigorifero



cumuli di immondizia e un copertone all'ingresso di Contrada Cesine 22 settembre 2010 ore 11.00 circa


cumuli di immondizia e un copertone all'ingresso di Contrada Cesine 22 settembre 2010 ore 11.00 circa


Materiale edilizio di risulta all'ingresso di Contrada Cesine 22 settembre 2010 ore 11.00 circa


un altro copertone e immondizia varia sotto il ponte all'ingresso di Contrada Cesine 22 settembre 2010 ore 11.00 circa


immondizia varia subito dopo il ponte all'ingresso di Contrada Cesine 22 settembre 2010 ore 11.00 circa

martedì 21 settembre 2010

La Risposta della Dirigente Scolastica alle mie richieste sulla sicurezza del Plesso Scolastico San Giacomo di San Martino Sannita.



OGGETTO: Richiesta verifica sicurezza edificio scolastico Scuola Primaria di S. Giacomo



Con riferimento alla Vostra richiesta depositata in data 16 settembre 2010 prot.n.2747/A26 e facendo seguito agli incontri avuti con la S.V., il sindaco di S. Martino Sannita Dott. Angelo Ciampi, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Dott. Pasquale Mongillo, la responsabile di plesso Ins. Adriana Rinaldi e l’ins. Maria Elisabetta Cardillo, addetta al Servizio di Prevenzione e Protezione, per opportuna conoscenza si comunica che, in ottemperanza delle disposizioni legislative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, per il plesso scolastico della scuola primaria di S. Giacomo è stato redatto il DVR ( Documento sulla valutazione dei rischi) secondo le prescrizioni del D.lgs.81/2008 e s.m.i. e predisposto il relativo piano di emergenza.

L’ins. Maria Elisabetta Cardillo, addetta al Servizio di Prevenzione e Protezione, ha puntualmente informato la scrivente e l’Amministrazione Comunale dei problemi da Lei evidenziati (ad eccezione della caduta di calcinacci mai rilevata) e provveduto ad adottare tutte le misure di sicurezza necessarie. Nel contempo il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Dott. Pasquale Mongillo, ha puntualmente monitorato lo stato di sicurezza della Scuola e non ha mai rilevato pericolo per l’incolumità della popolazione scolastica anzi, in più occasioni, ha avuto modo di manifestare il proprio apprezzamento per gli accorgimenti adottati nella costruzione della struttura, accorgimenti che rendono l’edificio più sicuro e confortevole.

Le richieste di interventi avanzate dalla Scuola sono state puntualmente accolte dall’Amministrazione Comunale che, nei mesi di febbraio / marzo 2010, non appena consentito dalle condizioni meteorologiche, ha provveduto a sostituire le tegole rotte, causa dell’infiltrazione di acqua piovana. In seguito alla richiesta della scrivente del 20 luglio 2010 prot.n.2341/A23, relativa alla verifica dello stato della struttura e degli impianti, fornitura di documentazione, ripulitura delle pareti dai danni causati dalle infiltrazioni di acqua piovana e sistemazione del pavimento, l’Amministrazione Comunale nei primi giorni di settembre del corrente mese ha provveduto a sostituire le mattonelle sollevate e a tinteggiare le aule.

Dal sopralluogo del tetto effettuato in data 20 settembre 2010 dal RSPP Dott. Pasquale Mongillo e dal Sindaco Dott. Angelo Ciampi, non è emerso alcun tipo di urgenza .

Per quanto riguarda la documentazione in possesso della scuola si precisa che agli atti risulta un certificato di agibilità rilasciato dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Ing. Alessandro Servodidio datato 25 febbraio 2010.

Distinti saluti

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Maria Luisa Fusco

domenica 19 settembre 2010

Un altro video interessante: il Liceo Archimede di Messina

Alcune considerazioni sulla situazione delle scuole italiane in tema di sicurezza

All'inizio del 2003, dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia, fu promulgata una ORDINANZA PER LA MESSA IN SICUREZZA DI TUTTI GLI EDIFICI SCOLASTICI che prevedeva la scrittura di un nuovo schema di leggi, controlli a tappeto sulla stabilità degli edifici scolastici ed intervcenti mirati per i casi più gravi.

Nel 2008 però,accade un altro evento luttuoso: la caduta di una controsoffittatura in un'aula del Liceo Darwin di Rivoli (To) provoca la morte di un ragazzo e il ferimento grave di un altro.

L'Ordinanza, allora, non è stata applicata?

PEGGIO, L'ORDINANZA NON E' ENTRATA MAI IN VIGORE perchè l'impegno è stato prorogato da un govrno all'altro per SEI anni!!!
Quindi di fatto si finisce per fare riferimento ad una legge del 1974.

All'indomani della tragedia di Rivoli, la Gelmini annuncia l'immediata convocazione "dell'Osservatorio sull'edilizia scolastica", un "censimento di tutti gli edifici scolastici" e cospicui finanziamenti per la messa in sicurezza delle scuole: 8 miliardi di risparmi provenienti dalla Finanziaria.
Tuttavia, per ammissione della stessa Gelmini, non ci sono soldi per realizzarla, quindi, bisogna far capo ai dati che sono disponibili.

Ovvero: fino al 1993, gli unici che censivano lo stato di salute degli edifici scolastici sono gli impiegati del ministero della Pubblica istruzione. Nel 1994, cioè quasi tre lustri fa, il deputato Nadia Masini presenta un disegno di legge sull'edilizia scolastica che viene approvato due anni dopo: nel 1996. "Il Ministero della pubblica istruzione - prevede la legge - realizza e cura l'aggiornamento (...), con la collaborazione degli enti locali interessati, di un'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica diretta ad accertare la consistenza, la situazione e la funzionalità del patrimonio edilizio scolastico". Per realizzarla "è autorizzata la spesa di lire 20 miliardi per il 1995 e di lire 200 milioni annui a decorrere dal 1996". Soldi che vengono spesi tutti.
Nel 2003 l'anagrafe viene affidata a una società privata che si aggiudica l'appalto per 750 mila euro. Ma dura poco: due anni dopo la gestione torna al ministero che per 250 mila euro affida la raccolta delle informazioni ad un'altra azienda. A conti fatti, l'intero censimento è costato oltre 12 milioni di euro. Ma con quali risultati? Pochi. Le banche dati oggi a disposizione del ministero sono addirittura tre. Quella gestita fino al 2004 dal ministero stesso, ormai data. Quella derivante dalla legge Masini, con un elevatissimo livello di dettaglio (dati relativi alla singola classe), ma a quanto pare non attendibile, e una terza anagrafe lanciata dal capo del dipartimento Programmazione, Giovanni Biondi, lo scorso 18 febbraio, dati, questi che, però, dal 2004 ad oggi non sono stati per nulla aggiornati.

E intanto, le scuole fuorilegge sono almeno la metà delle scuole italiane!

Un esempio di totale illegalità nella gestione della sicurezza scolastica: Orta Nova (Fg)

Gianni Lannes è un giornalista de La Stampa di Torino che è stato picchiato dal sindaco di Orta Nova in provincia di Foggia, Giuseppe Moscarella di Alleanza Nazionale oggi PDL, il quale non ha saputo fare di meglio quando gli è stata chiesta la documentazione sulla situazione di ben 4 edifici scolastici pericolanti, senza nessuna certificazione, che ospitano 2 mila studenti, oltre agli insegnanti e al corpo non docente.
Ad Orta Nova sono arrivati 2 milioni di euro per sistemare queste scuole; ma la giunta non ha speso un solo euro.
E stata presentata uninterpellanza dallOn. Leoluca Orlando il 28 gennaio scorso al presidente del Consiglio Berlusconi, al ministro Gelmini e al ministro delle infrastrutture Matteoli e a tuttoggi non è ancora giunta alcuna risposta.
I vigili del fuoco hanno scoperto che queste scuole non sono mai state collaudate, sono prive di certificazione antincendio, praticamente sono totalmente illegali eppure sono aperte. Anche il Tg3 nazionale il 27 febbraio scorso e poi anche La7, hanno ripreso questa notizia.

Intervista a Pino Ciociola sulla sicurezza negli edifici scolastici

Pino Ciociola è un giornalista e scrittore che nel 2003 ha pubblicato il libro "La scuola assassina".
In questo libro Ciociola ricostruisce i fatti del tragico terremoto del 31 ottobre 2002 a San Giuliano di Puglia, in Molise, (in cui, lo ricordiamo, persero la vita 27 bambini e una maestra per il crollo della scuola) mettendo in evidenza l'ipotesi di gravi omissioni e denunciando le estreme conseguenze del disprezzo delle leggi, a danno di bambini innocenti.
Scritto con grande passione e coinvolgimento, il libro è stato quasi interamente realizzato attraverso la ricerca, l’esame e la citazione di deposizioni, interrogatori e atti giudiziari non coperti dal segreto istruttorio e rappresenta una documentata ricostruzione delle vicende che hanno coinvolto il paese di S. Giuliano di Puglia e lo hanno portato alla ribalta nazionale dopo quel tragico 31 ottobre 2002.
Proprio per i suoi reportage da San Giuliano, Ciociola ha anche ricevuto il "Premio giornalistico Dino Buzzati" con questa motivazione: "Per la determinazione e il coraggio con cui ha ricostruito la verità e per l’alto senso umano con cui ha avvicinato le vittime del dramma".

Poco meno di un anno fa, il 25 febbraio 2009, è stato intervistato a Rai 3 sul problema della sicurezza degli edifici scolastici.



venerdì 17 settembre 2010

NON E’ POSSIBILE che debba accadere prima un dramma perché si parli della messa in sicurezza degli edifici scolastici!!!

NON E’ POSSIBILE che debba accadere prima un dramma, tipo quello che è accaduto a San Giuliano di Puglia o, più recentemente, a Rivoli, perché si parli della messa in sicurezza degli edifici scolastici giornalmente frequentati dai nostri figli!!!
Il terremoto, notizia dell’ultim’ora, avvenuto oggi alle 14.20 nella confinante provincia di Foggia, e nettamente avvertito anche a San Giorgio del Sannio e Benevento, rende ancora più pressante l’esigenza mia, e di tutti i genitori, di avere ogni delucidazione sull’argomento he serva a darci la necessaria serenità.

Da giorni, infatti, nel mio duplice ruolo di genitore di due alunni della Primaria San Giacomo di San Martino Sannita e di Responsabile per la Campania della Rete delle Rose Rosse e del Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio, sto cercando di avere informazioni e rassicurazioni in merito all’edificio che ospita la Scuola Primaria San Giacomo sia dall'Amministrazione Comunale di San Martino Sannita, proprietaria dell'immobile, sia dalla Dirigente Scolastica, ottenendo, però, solo da quest’ultima la certezza che la scuola è a tutt'oggi priva del certificato di agibilità.

Mi sono rivolta all’Assessore alla P. I., interpellata al telefono insieme alla Dirigente Scolastica, ricevendo solo una generica risposta di interesse al problema, oltre alla conferma che il certificato non stato ancora redatto.
Mi sono rivolta ad altri assessori ricevendo un personale impegno a portare in Giunta la problematica.
Mi sono rivolta all’Ufficio sicurezza scolastica del Provveditorato agli Studi di Benevento, ai Carabinieri ed ai Vigili del Fuoco, i quali ultimi mi hanno spiegato che la legge (D. M 16 febbraio 1982 e D. M. 26 agosto 1992), prevede, in maniera secondo me anomala, che, per una popolazione scolastica interna all’edificio fino a 100 persone, la competenza sull’agibilità sia di esclusivo appannaggio del Sindaco, mentre da 101 persone in su la legge diventa più pressante e la competenza passa ai Vigili del Fuoco e ad altri delegati all’uopo, come se ci fosse qualche differenza tra gli alunni di una scuola più piccola rispetto a quelli di una scuola più grande!!!
Ma cambiare le leggi, ahimè, è ruolo dei politici e non dei cittadini!!!

In ossequio a questa legge, mi sono rivolta al Sindaco di San Martino Sannita, interpellato per telefono, ottenendo un trattamento di supponenza e distacco, tant’è che, sminuendo l’importanza dei quesiti da me posti sui necessari lavori, mi ha detto che se il problema era il certificato, si sarebbe fatto carico lui di firmarlo.

Mi chiedo, allora, se, a prescindere da chi debba firmare questo certificato e dal certificato stesso, tale certificato di agibilità non dovesse essere redatto e firmato dopo l’effettuazione dei necessari lavori di manutenzione del tetto visto che, lo scorso anno, nel periodo invernale, pioveva all’interno delle aule, e, comunque e sempre, prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Senza voler collegare le cose, mi preme anche segnalare che qualche giorno prima dell’inizio dell’anno scolastico l’Assessore competente, interpellata sui ritardi relativi alla gara di appalto per il servizio mensa, cadesse totalmente dalle nuvole, non essendo nemmeno a conoscenza della problematica.

Alla luce di tutto quanto ho scritto finora, non ritenendo in alcun modo esaustive, e soprattutto rassicuranti, le risposte ottenute, non mi rimane altro che, da genitore e da cittadina attiva, rivolgermi alla stampa per dare il massimo risalto alle problematiche sulla sicurezza degli ambienti scolatici e di portare a conoscenza di tutti i genitori degli alunni della Scuola Primaria San Giacomo la situazione attraverso la distribuzione del seguente volantino informativo.
Ai genitori ed insegnanti degli alunni
della Scuola Primaria San Giacomo
di San Martino Sannita


Gentili genitori e maestre,

molti di voi avranno sicuramente verificato che, durante lo scorso anno scolastico, in alcune aule della Scuola San Giacomo c’erano evidenti macchie di umidità sui soffitti e sulle pareti e che molte mattonelle si erano staccate dal pavimento.
L’Amministrazione Comunale, sollecitata da alcuni genitori, aveva promesso che sarebbero stati realizzati lavori di manutenzione straordinaria, ma questi lavori, a tutt’oggi, non sono stati ancora effettuati, eccezion fatta per una superficiale imbiancatura delle pareti, volta, probabilmente, a coprire le macchie di umidità.
Ad ulteriori richieste di informazioni su questo ritardo nella realizzazione dei lavori, l’Amministrazione ha risposto che i lavori sarebbero stati realizzati con un finanziamento che era in corso di ottenimento.
Questo finanziamento, che è stato realmente ottenuto, però, e questo l’Amministrazione Comunale, non l’ha detto ai cittadini, non comprende i lavori al tetto che sono, invece, gli unici più urgenti per garantire la sicurezza della popolazione scolastica.

Ora la situazione attuale della Scuola Primaria San Giacomo qual è?

• Non c’è, né presso il Comune né presso l’Ufficio del Dirigente Scolastico un certificato ne accerti l’agibilità, ma questa, mi si dirà, è una situazione in cui si trovano 2 scuole su 3 in tutta Italia
• Il Sindacò probabilmente, anche senza il certificato di agibilità, si prenderà la responsabilità di dichiarare agibile la scuola, essendo l’edificio parte del patrimonio comunale
• I lavori, probabilmente, non verranno effettuati con l’opportuna urgenza, continueranno a cadere i calcinacci dai soffitti, ad alzarsi le mattonelle dal pavimento e a comparire macchie di umidità sui muri, tutto a danno della salute e della sicurezza dei nostri figli e di chi lavora nell’edificio.

Pertanto, amici genitori ed insegnanti, vi invito, come madre e come cittadina attiva, a non considerare superficialmente i problemi relativi alla sicurezza scolastica e ad attivarvi, a prendere informazioni, a pretendere che i nostri figli trascorrano in perfetta sicurezza la loro vita scolastica.
Non facciamo in modo di lamentarci soltanto dopo sia accaduto qualcosa di spiacevole.

Il sindaco Zitiello risponde alla lettera di plauso della Rete delle Rose Rosse

"Un'attestazione di un soggetto imparziale e così autorevole oltre ad essere il migliore augurio di buon anno scolastico è il riconoscimento più evidente del lavoro svolto da questa Amministrazione che opera e raggiunge risultati nel campo della trasparenza e dell'efficienza. Ed è la risposta migliore e più eloquente a chi, pur di ottenere un po' di visibilità, parla senza documentarsi e lancia accuse prive di ogni fondamento".

Queste le parole di ringraziamento espresse dal Sindaco di San Marco Evangelista (Ce) alla lettera che gli ho inviato im qualità di Responsabile per la Campania della Rete delle Rose Rosse per complimentarmi con lui per l'Istituto Onnicomprensivo Viviani, uno tra i pochi in Campania ad avere tutta la documentazione in regola per quanto riguarda gli aspetti relativi alla sicurezza degli edifici scolastici.

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giovedì 16 settembre 2010

A Napoli torna l'incubo immondizia...a Benevento bruciano i cassonetti...a San Giorgio fanno quello che gli pare...

Circa 120 tonnellate di rifiuti non sono state raccolte la scorsa notte nel centro di Napoli mentre altre 60 erano già in giacenza nei giorni scorsi.
La scorsa notte sono 12 i camion che non hanno raccolto rifiuti con conseguenze evidenti questa mattina nella zona del centro, di piazza Municipio, di via Santa Lucia, via Chiatamone. Inoltre, gli impianti Stir di Giugliano e Tufino non possono produrre secondo i ritmi potenziali perchè, spiegano al Comune di Napoli, il termovalorizzatore di Acerra non è in grado di assorbire la frazione secca che viene lavorata proprio nei due siti. Oggi è anche saltata una parte della raccolta porta a porta nelle zone del Vomero e dei Colli Aminei «per una difficoltà di organizzazione» di Enerambiente, la società che lavora in appalto con il Comune.
Quale che sia la verità rispetto a questa presunta «difficoltà di organizzazione», sta di fatto che si rischia di tornare ai roghi permanenti dell'anno scorso.

A Benevento, invece, è tutta un'estate che la gente si diverte ad appicare il fuoco ai cassonetti, nonostante sia partita nel centro storico, e in qualche altro quartiere, la raccolta differenziata...

A San Giorgio del sannio, poi, c'è sempre qualche strada dove , a qualsiasi ora del giorno e della notte, è possibile trovare qualsiasi tipo di rifiuti, dai copertoni ai materassi...

Come vedete, cambiano le coordinate geografiche ma il rapporto tra cittadini e monnezza è sempre lo stesso!!!

mercoledì 15 settembre 2010

E ' iniziato il nuovo anno scolastico ma i problemi sono sempre gli stessi

Oggi primo giorno di scuola: la dirigente scolastica ed il sindaco, accogliendo i nuovi allievi della prima elementare, hanno esaltato gli aspetti didattici della scuola, le ottime insegnanti, i premi ricevuti...ma la sicurezza?
Chi ci deve pensare alla sicurezza in un edificio con evidenti problemi di umidità e che comincia ad andare stretto ad una comunità scolastica di oltre 80 bambini (personale escluso)?

Alla scuola primaria San Giacomo di San Martino Sannita non hanno ancora fatto la gara d'appalto per la mensa, non ci sono armadietti a sufficienza per il materiale e SOPRATTUTTO non hanno realizzato i necessari lavori di manutenzione straordinaria per l'umidità e per il tetto che gocciola...hanno tolto le ragnatele, hanno fatto una tinteggiata e spruzzato un pò di deodorante, e va bene così...
A tal proposito ho inviato al Sindaco e all'Assessore competente una richiesta di verifica di tutti gli aspeti relativi alla sicurezza visto l'aumento della popolazione scolastica e la mancata realizzazione di lavori urgenti di manutenzione straordinaria.

In attesa di ricevere chiarimenti in merito, mi consolo con una bella notizia diffusa da molta stampa locale ed on line: l’istituto comprensivo Raffaele Viviani di San Marco Evangelista (Ce) è tra le poche scuole in Campania ad avere tutta la documentazione sulla sicurezza pienamente in regola.
Dunque, in Campania c'è anche qualcuno che inizia l'anno scolastico in serenità, sembra fantascienza ma è una cosa vera!!!

Complimenti al Sindaco Gabriele Zitiello, alla sua Amministrazione e al Dirigente Scolastico che, in perfetta sinergia sono stati capaci di ottenere questo risultato storico!
A loro ho inviato il mio personale plauso e quello della Rete delle Rose Rosse.

martedì 14 settembre 2010

Una passeggiata in Piazza della Costituzione a San Giorgio del Sannio

Piazza della Costituzione con i suoi bei palazzi modermi che la circondano è il tipico esempio di quartiere dormitorio di San Giorgio del Sannio.

Palazzi su tutti i lati della piazza, macchine parcheggiate, un bar dove fare colazione la mattina prima di andare a lavoro, quattro o cinque negozi relegati in un angoletto che per andarci bisogna anche salire qualche scalino così, mentre sali, ti passa pure la voglia di andarci...

Ma la cosa più bella di questa piazza è che è tanto vissuta e animata dai residenti che nessuno, e dico nessuno, se ne frega del degrado totale che la caratterizza, e che la contraddistingue agli occhi dei sangiorgesi ormai da anni.

Mi pare, se la mente non mi inganna, che l'ultimo evento che l'ha vista protagonista risalga ormai a 3 anni fa, durante la Notte Bianca del 2007...
Come che sia, comunque, questo è lo stato attuale di Piazza della Costituzione a San Giorgio del Sannio.





(le foto sono pubblicate su concessione di un concittadino sangiorgese)

L'immondizia di fronte casa mia ormai, secondo me, si autoriproduce!!!



Immondizia non identidìficata Martedì 14 settembre 2010 ore 09.30 Via San Giacomo

lunedì 13 settembre 2010

La mia lettere all'Assessore alla Cultura di Cerreto Sannita, Caterina Meglio

Gentile dott. ssa Caterina Meglio
Assessore alla Cultura di Cerreto Sannita,

mi chiamo Elvira Santaniello e sono Responsabile per la Campania della Rete delle Rose Rosse e Responsabile del Presidio di Legalità e Giustizia della Rete delle Rose Rosse di San Giorgio del Sannio, che si occupa del monitoraggio sul territorio sannita delle attività delle amministrazioni comunali, della trasparenza, del rispetto delle leggi e della realizzazione di servizi efficienti a vantaggio delle comunità locali.
Le scrivo in merito alla sua scelta di non concentrare le limitate risorse economiche del Comune sulla Notte Bianca bensì su un’operazione importantissima di marketing territoriale che ha visto protagonista una delle eccellenze del territorio cerretano, l’olio d’oliva. La Rete delle Rose Rosse, che rappresento e che considera l’attenzione al territorio da parte delle amministrazioni uno dei punti di forza dello sviluppo locale, plaude alla sua scelta di rigore e di risparmio in un momento difficile di crisi economica locale e nazionale, scelta che le fa onore ancor di più perché essa è in grado di produrre ricadute notevoli in termini economici e di prestigio a livello nazionale ed internazionale per Cerreto Sannita.
Posso solo concludere dicendole grazie e complimenti per questa sua iniziativa!

venerdì 10 settembre 2010

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (11)

sempre lo stesso materasso con il copertone nascosto sotto che abbiamo fotografato domenica scorsa 05 settembre Via Cesine (all'altezza dell'IperUniverso) Venerdì 10 settembre ore 14.50 monnezza in mezzo alle frasche Via Ida Zolli (nei pressi del supermercato LIDL) Venerdì 10 settembre 2010 ore 14.50

Ho esultato troppo in fretta...sigh!!!

Alle 14.30 è ricomparsa l'immondizia sul marciapiede di fronte casa mia: una busta gialla contenente flaconi di plastica (che legittimamente si conferisce oggi ma dalle 20.00 alle 24.00)...ma comm'aggia fa?

Finalmente!!!

Finalmente stamattina alle 07.00 l'immondizia che giaceva da 14 giorni sul marciapiedi di fronte casa mia è stata rimossa!
Abbiamo tolto questa monnezza da questa strada... ora è necessario verificare che anche da altre parti sia stato fatto altrettanto...altrimenti chiederò un immediato provvedimento di rimozione al Sindaco e alla Polizia Municipale!

giovedì 9 settembre 2010

Che cosa possiamo fare per difenderci dall'abbandono dei rifiuti per le strade?

L’articolo 192 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia ambientale) vieta "l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo", e "l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali o sotterranee". Chi non rispetti la norma è punito "con la sanzione amministrativa pecuniaria da 105 a 620 euro", nel caso di rifiuti pericolosi e ingombranti; da 25 a 155 euro, negli altri casi (articolo 255).

L’articolo 256, invece, punisce la discarica abusiva vera e propria, ovvero "l’attività di raccolta, trasporto, recupero , smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti" senza autorizzazione. Si tratta, in questo caso, di un reato penale, punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro, nel caso di rifiuti pericolosi; con l’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro, negli altri casi. La differenza tra il semplice abbandono di rifiuti e la discarica abusiva sta, secondo la prevalente giurisprudenza, nel fatto che il primo è assolutamente occasionale, il secondo ripetuto e abituale.

Inoltre, il colpevole dell’abbandono di rifiuti "è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero e allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dei luoghi". Lo stesso obbligo ricade sul proprietario o conduttore dell’area. Il sindaco "dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere" (192). Se il colpevole "non ottempera all’ordinanza, è punito con l’arresto fino a un anno" (art. 255). In questo caso, oppure se il responsabile non viene individuato, il sindaco ordina la rimozione e il ripristino dei luoghi, a spese del Comune. Salvo, successivamente, recuperare dai colpevoli le somme spese, dai colpevoli della violazione.

Se vediamo qualcuno che abbandona rifiuti, possiamo denunciarlo alle forze dell’ordine. Prendiamo il numero di targa del suo mezzo di trasporto e, se possibile, scattiamo delle foto. Andiamo alla caserma dei carabinieri o al commissariato di polizia più vicini e raccontiamo quello che abbiamo visto. La denuncia può anche essere presentata in forma anonima, ovvero senza firmare il verbale.

Se, invece, ci imbattiamo in un deposito di rifiuti o in una vera e propria discarica abusiva, facciamo una segnalazione (con raccomandata con avviso di ricevimento) alla Procura della Repubblica, al sindaco e, se i rifiuti si trovano all'esterno del centro abitato, anche alla Provincia, se possibile allegando alcune fotografie.
Da questo momento, il sindaco (o il presidente della Provincia) è tenuto a provvedere entro 30 giorni. O almeno, entro lo stesso termine, a rispondere alla nostra segnalazione, per esporre le ragioni del ritardo. Se non lo fa, è colpevole del reato di omissione di atti d’ufficio (art. 328 del codice penale), punibile con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1.032 euro. Quindi, possiamo mandare un esposto alla Procura della Repubblica competente, nei confronti del sindaco (o del presidente della Provincia) inadempiente. La Procura è obbligata ad avviare l'azione penale.

Complimenti a Foglianise: ora c'è anche l'Isola Ecologica!!!

Foglianise, con una percentuale di raccolta pari al 75 % si è classificato tra i “Comuni Ricicloni” al 1° posto nella provincia di Benevento, al 4° posto nella Regione Campania e al 9° posto nell’Italia Meridionale.

Per continuare su questo percorso virtuoso, venerdi 24 settembre verrà inaugurata anche l'Isola Ecologica.L’apertura di quest’area attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti consentirà al comune di incrementare i già positivi risultati raggiunti a livello nazionale per la sensibilità dei cittadini nei confronti dell’ambiente. Foglianise, infatti, lo scorso 6 luglio ha ricevuto a Roma numerosi riconoscimenti nell’ambito del concorso “Comuni Ricicloni” che Legambiente dedica alle amministrazioni meritevoli nella gestione del ciclo dei rifiuti.

14 giorni ed è ancora là!

Oggi è il 14° giorno che quel sacco nero squarciato, dal quale fuoriesce immondizia di varia natura, giace sul marciapiede di fronte casa mia…la sera è festa per scarafaggi e topi che escono dal giardino retrostante, ma nessuno si lamenta e, soprattutto, a nessuno viene in mente di provare a farlo togliere di lì. E con la parola nessuno intendiamo dire, oltre che nessun cittadino, nessun consigliere comunale, assessore, usciere, impiegato comunale, vigile urbano…eh sì, perchè questo sacco nero sta su di un marciapiede che costeggia gli ultimi 150 metri di strada che dal Viale Spinelli conducono alla Casa Comunale e mi sembra davvero improbabile che nessuno dei tanti che, quasi per un percorso obbligato, passano di lì quotidianamente non lo abbiano visto negli ultimi 14 giorni!!!

mercoledì 8 settembre 2010

Alcuni esempi di isola ecologica

FANTASCIENTIFICA!!!




Un esempio molto molto interessante




Un esempio del 2006 ma ancora attuale



Un esempio molto vicino a noi

Proposte operative al Sindaco di San Giorgio del Sannio riguardo alla Raccolta Differenziata e alle nuove norme del Codice della Strada

Spett. le Sindaco di San Giorgio del Sannio
Dott. Giorgio Nardone,
Spett. le Assessore Giuseppe Saccavino,
Spett. le Assessore Pasquale Mauta


OGGETTO: 1) Proposta di realizzazione nel territorio comunale di un’Isola del Riciclo – 2) Proposta di realizzazione di una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza sulle nuove norme del codice della strada


Noi sottoscritti Elvira Santaniello e Pasquale Casciello, cittadini di San Giorgio del Sannio nonché ideatori e fondatori di un costituendo circolo cittadino per il rispetto dei diritti dell’uomo e dell’animale, in riferimento alle recenti notizie pubblicate dalla stampa sul calo del 4,5% della percentuale di raccolta differenziata nel nostro comune e sulle modifiche del codice della strada che non trovano adeguata applicazione da parte della cittadinanza, in uno spirito di assoluta collaborazione con l’attività dell’amministrazione comunale,

CHIEDIAMO

che le proposte di seguito elencate trovino attenzione presso il Sindaco e gli assessori agli specifici rami e che si verifichi la possibilità di una loro eventuale realizzazione.

1. Istituzione e realizzazione in territorio comunale di un ‘Isola del Riciclo, sul modello di quella recentemente realizzata a Benevento e che sta ottenendo ottimi risultati. Presso tale Isola i cittadini potrebbero conferire, previa verifica del pagamento della TARSU, tutti i tipi di rifiuti, anche pericolosi ed ingombranti, oltre a quelli che normalmente già si provvede a differenziare, ogni qual volta non riescono a conferirli negli appositi giorni ed orari stabiliti dal calendario comunale del conferimento dei rifiuti. In questo modo si eviterebbe, innanzitutto l’inopportuno deposito di rifiuti per le strade di San Giorgio, l’improprio conferimento di rifiuti pericolosi (toner e cartucce per stampanti, lampadine, tubi al neon, medicine, scarti di vernici e solventi, batterie di telefonini, parti di piccoli elettrodomestici, etc.) insieme ai rifiuti di tipo domestico nonché si ridurrebbero le spese per il ritiro e deposito degli ingombranti. Inoltre, per incentivare costruttivamente presso la cittadinanza una corretta differenziazione dei rifiuti nonché un corretto conferimento degli stessi negli orari e nei giorni stabiliti, sarebbe ipotizzabile anche un sistema di incentivi per i cittadini più virtuosi. Siamo assolutamente consapevoli che la decisione di istituire un’Isola Ecologica ha natura prevalentemente politica, che spetta al Sindaco il compito di programmare la raccolta dei rifiuti, che è del Sindaco il potere di intervento nelle situazioni urgenti e di emergenza e che è sempre il Sindaco che ha il dovere di controllo sul corretto esercizio delle attività, per cui auspichiamo vivamente che il primo cittadino di San Giorgio prenda urgentemente in considerazione la situazione, quasi al limite della tolleranza igienica e del decoro, in cui versa il nostro comune.

2. Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza sulle nuove norme del codice della strada, previo tempestivo aggiornamento di tutti i membri della Polizia Municipale sulle nuove norme del Codice della strada andate il vigore il 13 agosto scorso. Riteniamo necessaria una operazione del genere in virtù di recenti episodi di incidenti verificatisi per le strade di San Giorgio del Sannio e che hanno visto investiti e feriti cuccioli randagi senza che l’investitore si fermasse e senza che alcun agente di Polizia Municipale provvedesse all’identificazione del veicolo e alla somministrazione dell’opportuna contravvenzione (come previsto dalle nuove norme) nonché in virtù dell’aumentare vertiginoso del numero dei giovani che, anche qui in paese, si mettono alla guida in stato di ebbrezza e nei confronti dei quali sono previste, in virtù delle nuove norme, pene molto severe. Una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione così concepita sarebbe sicuramente utile ai cittadini, giovani ed adulti, e contribuirebbe a prevenire incidenti, danni a persone ed autoveicoli, ritiri immediati di patenti oltre che onerosi esborsi di denaro determinati dalle multe. Ci permettiamo di suggerire, inoltre, di dare vita, contestualmente a tale campagna, ad un opportuno monitoraggio relativo alla vetustà della cartellonistica stradale ed al conseguente aggiornamento della stessa, vista anche l’introduzione, secondo le nuove norme, della segnaletica luminosa e delle segnalazioni acustiche.

Siamo certi che l’Amministrazione Comunale vorrà esaminare, in tempi quanto più possibile brevi, queste proposte e portare nei luoghi decisionali le nostre proposte, fatte nell’assoluto interesse della comunità e dello sviluppo del paese.

In attesa di vostre comunicazioni, preferibilmente scritte e nei tempi previsti dalla legge per le istanze dei cittadini, vi porgiamo distinti saluti.


Elvira Santaniello
Pasquale Casciello

c/o Elvira Santaniello
via San Giacomo, 3
82018 San Giorgio del Sannio (Bn)



martedì 7 settembre 2010

E' il 12° giorno di giacenza per questo sacchetto di immondizia: topi e scarafaggi ringraziano!!!



Questo sacchetto di variegata immondizia giace su un marciapiede di Via S. Giacomo ormai da 12 giorni...ma è mai possibile che me ne sono accorta solo io?
Eppure Via San Giacomo è la strada che porta alla Casa Comunale e mi sembra strano che impiegati comunali ed amministratori nonchè gli agenti della Polizia Municipale, passando di qua sia a piedi che in macchina, non se ne siano mai accorti...

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (10)


monnezza Via Roma Domenica 5 settembre 2010 ore 14.30

un carrozzino...ma gli ingombranti non si depositano il 1° mercoledì di ogni mese??? Via Roma Domenica 5 settembre 2010 ore 14.30



monnezza Via Cesine (all'altezza dell'IperUniverso) Domenica 5 settembre 2010 ore 14.40


un materasso e un copertone nascosto sotto ...ma gli ingombranti non si depositano il 1° mercoledì di ogni mese??? Via Cesine (all'altezza dell'IperUniverso) Domenica 5 settembre 2010 ore 14.40



monnezza Via Cesine (all'altezza del cimitero) Domenica 5 settembre 2010 ore 14.40



monnezza Via Ida Zolli (di fronte supermercato LIDL) Domenica 5 settembre 2010 ore 14.40


monnezza Via Roma Domenica 5 settembre 2010 ore 14.45


monnezza Inizio Via Cesine(presso pista di pattinaggio)Domenica 5 settembre 2010 ore 14.45