domenica 7 marzo 2010

Il mio intervento all'incontro di presentazione della lista della Fed. della Sinistra


Cari amici e compagni,
la vostra presenza così numerosa qui questa sera è motivo di grande soddisfazione per tutti noi candidati nella lista della Federazione della Sinistra perché significa che in questi primi giorni di campagna elettorale siamo stati capaci di stimolare la vostra attenzione e la vostra curiosità tant’è che siete venuti qui a conoscerci di persona, a vedere chi siamo, a sentire parlare della nostra storia politica, dei temi che ci accomunano sotto le insegne di una sola bandiera.
E soprattutto siete venuti a conoscerci qui da vicino perché le nostre facce non le vedete sui manifesti che, nella maggior parte dei casi illegalmente, tappezzano i muri della nostra città e non le vedete sulle vele gigantesche che continuamente girano per le strade con le gigantografie dei soliti noti, bensì le vedete qui di persona, e continuerete a vederle in giro per la città, nei mercati, tra la gente, in una campagna elettorale che fa consumare le suole delle scarpe e che è fatta di quel mutuo scambio di esperienze e opinioni tra noi che siamo candidati e gli elettori, perché è questo mutuo scambio che sta alla base della politica, della politica vera, fatta con passione e non della politica di mestiere fatta solo di manifesti, di proclami e di promesse.

Io in special modo, perché fa parte della mia storia personale e politica, ho particolarmente a cuore il contatto con la gente perché faccio parte della gente…il mio stesso movimento, la Rete Interregionale delle Rose Rosse che ho contribuito a fondare e di cui sono Responsabile per le Campania, è un movimento di persone che appartengono al popolo, alla gente comune, e che fanno politica per passione, per portare avanti temi che la politica di mestiere e della casta considera scomodi perché, se applicati nella realtà, non farebbero altro che ledere i personali interessi dei politici di mestiere che non hanno altro scopo di mantenersi stretta la loro poltrona e di curare il loro orticello.

E sono questi i temi rispetto ai quali ho trovato piena concordanza con la Federazione della Sinistra, che in questa sede ringrazio pubblicamente per avermi offerto la candidatura e per aver accettato la sfida di presentare nella sua lista una persona come me che, nella vita e nella politica, non le manda a dire a nessuno e che, per questo motivo, altri hanno considerato scomoda.

Quali sono questi temi:

• Innanzitutto il RISPETTO DELLI REGOLE IL RIPRISTiNO DELLA LEGALITA’ come condicio sine qua non per dare vita ad un reale sviluppo economico, sociale e politico.
Non c’è crescita, non c’è miglioramento, non ci può essere miglioramento senza il ripristino della legalità ed il rispetto delle norme e delle regole.
Abbiamo sotto i nostri occhi gli scempi delle leggi ad personam che ormai il Governo fa crescere come funghi, abbiamo sotto i nostri occhi il decreto salva liste approvato ieri, un decreto (il n.29 del 5 marzo 2010) che stravolge le regole non le interpreta. In claris non fit interpretatio. La legge chiara non richiede interpretazione, specie da chi è parte in causa, come il governo.
Abbiamo sotto i nostri occhi lo scempio della Sanità ridotta com’è ridotta da un uso improprio del potere che ha fatto della sanità stessa un contenitore dove mettere e togliere i manager, i dirigenti medici, i primari a proprio piacimento e secondo le necessità elettorali e del momento dei politici di mestiere tralasciando, anzi completamente dimenticando quello che è il principio fondamentale della Sanità pubblica, cioè curare i cittadini. E noi qui nel Sannio viviamo quotidianamente il dramma della Sanità pubblica con la querelle eterna degli ospedali di Cerreto e Sant’Agata che i politici, complice anche il clima elettorale, stanno vendendo e comprando a caccia di voti per il proprio personale interesse.
Abbiamo sotto i nostri occhi anche la corruzione imperante e l’evasione fiscale che sono il cancro dell’economia e che la politica di mestiere tiene ai margini perché è essa tessa coinvolta in questi meccanismi del malaffare. E’ notizia di ieri di un imprenditore di Paupisi che si è dimenticato di dichiarare ricavi per oltre 3 milioni e 600mila euro e di versare 783mila euro di Iva in tre anni: se tanti italiani, e infatti è costume estremamente diffuso, hanno questo tipo di amnesie, ditemi voi com’è possibile parlare di sviluppo e crescita del nostro Sannio e del nostro Paese? Così realizza solamente un tornaconto personale e non si persegue il bene della comunità, il bene dell’Italia.

• E qui veniamo al secondo tema forte: IL PERSEGUIMENTO DEL BENE COMUNE E NON LA REALIZZAZIONE DEL PROPRIO TORNACONTO POLITICO ED ECONOMICO PERSONALE, che deve tornare al centro della politica, dell’economia, dell’amministrazione della cosa pubblica ma anche della vita quotidiana del singolo cittadino
Ognuno di noi deve diventare il protagonista del cambiamento!
Gandhi diceva «Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo»
E “diventa protagonista del cambiamento” è lo slogan che trovate scritto sui volantini che trovate in sala e che pubblicizzano la mia candidatura.
Ognuno di noi deve acquisire la consapevolezza di poter essere lui stesso protagonista del cambiamento, di dover essere protagonista del cambiamento, con le sue azioni innanzitutto ma soprattutto con l’unica grande arma che è in proprio possesso: il voto!
Il voto che è fondamentale per dare il nostro contributo fattivo al cambiamento del paese, un voto che sia simbolo del cambiamento vero, simbolo della volontà precipua della gente di lasciarsi alle spalle la casta e realizzare in prima persona il cambiamento.
Quindi, amici tutti, e questo è un invito che vi prego di esportare anche all’esterno di questa sala, ad amici, parenti, colleghi, e a tutti quelli che vorranno ascoltarvi, andiamo tutti a votare, non andiamo a rimpinguare il bacino dell’astensionismo, perché il voto è l’unica arma che abbiamo per far capire che noi la casta non la vogliamo!

• E ancora un altro tema fondamentale: IL LAVORO, quello che c’è e quello che ci viene quotidianamente portato via dall’attuale crisi economica.
Il lavoro sognato da chi non ce l’ha, il lavoro che ormai migliaia di italiani ogni giorno vedono sfumarsi tra le mani, il lavoro di chi è sfruttato ad esempio attraverso i contratti atipici, di chi viene quotidianamente “minacciato” di licenziamento ad es. dei call center e dalle agenzie interinali, che “prestano” vite umane, sottopagate e sfruttate fino all’osso dalle aziende, il lavoro di chi, ad esempio nel mondo della scuola, dapprima viene ridotto a precario e poi viene quotidianamente illuso con mille false promesse.
Il lavoro non deve essere, come è in questa fase pre elettorale ed in tutti i momenti in cui si parla di elezioni, merce di scambio bensì un elemento fondante della vita di ogni singolo cittadino e base dello sviluppo economico, sociale e polito del Paese come sancito dall’art. 1 della Costituzione.
E’ necessario, quindi, che si sviluppi, anche a livello regionale, una politica del Welfare concreta e vicina ai lavoratori, che ad esempio non li tenga sulla corda per anni con corsi di formazione fasulli che servono solo a chi li eroga per fare soldi mentre ai lavoratori non restano che le briciole ed una formazione che non insegna nulla e che non serve a nulla.
Le politiche del lavoro devono tornare al centro dell’azione politica quotidiana perché, e questo lo ricordo soprattutto ai politici ed amministratori sanniti, i lavoratori licenziati della fabbriche del territorio sannita o i cassintegrati o i precari della scuola, che il decreto mille proroghe ha contribuito a rendere non più precari ma disoccupati, non possono con la loro solidarietà riempire i piatti da mettere a tavola o pagare le bollette, con la vostra solidarietà, caro sindaco e cari amministratori della città di Benevento, non si pagano i mutui o l’affitto di casa.
Questo modo di fare deve essere quanto prima sostituito da impegni concreti e da proposte realizzabili, da progetti realmente e concretamente finanziabili, magari attraverso l’accesso ai fondi europei, accesso che anch’esso deve essere messo al servizio dei cittadini e non dei progettisti e realizzatori di corsi di formazione o di interventi fantasma.

Questi sono i tre grandi temi dai quali non si può prescindere perché in Campania ci sia un vero e radicale cambiamento di rotta, ma accanto a questi non si possono non tenere presenti anche le tematiche che mi sono più care perché più strettamente legate al dibattito e all’azione politica della Rete Interregionale delle Rose Rosse:

• Le problematiche relative alla parità di genere e alla tutela della famiglia, tradizionale e non, nonchè l’esigenza di nuove normative che tutelino in particolare i minori (e qui non parlo de relato o per postulati, essendo personalmente coinvolta in qualità di madre di due gemelli e avendo convissuto per 9 anni senza essere parte nè di una famiglia nè di una unione di fatto equiparata alla famiglia e quindi “obbligata”, insieme al mio compagno, a “ricorrere” al rito civile a tutela legale nostra e dei nostri figli)

• La democrazia paritaria e la presenza delle donne nei i luoghi decisionali senza dover, quotidianamente ormai, ricorrere alla giustizia ordinaria per vederla applicata e riconosciuta (vedi il caso della Giunta senza donne del Comune di Benevento)

• Il rispetto delle minoranze e delle diversità in genere, contro ogni forma di razzismo, omofobia e sessismo.

Ringrazio ancora una volta la Federazione della Sinistra che ha fatto una scelta coraggiosa nell’offrire una candidatura ad un’esponente dell’associazionismo ma pur sempre una persona comune.
Ringrazio tutti voi presenti in sala per l’attenzione che mi avete rivolto e confermo il mio impegno affinché del Sannio emergano le reali esigenze della comunità e non solo le illusioni proposte e promesse dai politici di mestiere e dalla casta.

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