mercoledì 24 marzo 2010

“Il Consorzio Unico rifiuti usato per il voto di scambio”

“Viviamo una campagna elettorale scandalosa sia dal punto di vista dei contenuti etici sia delle liste pulite che sono rimaste lettera morta. Siamo in possesso di documenti che attestano che questo sistema corrotto dei rifiuti è entrato pesantemente in queste elezioni, a partire dal caso Scialdone”, denuncia Paolo Ferrero, portavoce della Federazione della Sinistra e candidato presidente alle prossime elezioni regionali in Campania, anticipando alle agenzie la piccola parte di un nutrito dossier su “Voto di scambio e liste pulite” in Campania che è stato presentato ieri in una conferenza stampa che Ferrero ha tenuto all’Hotel Oriente di Napoli.
“Il nome di Antonio Scialdone – denunzia Ferrero – compare già nell’ordinanza di arresto di Nicola Cosentino ed in altre inchieste sul ciclo dei rifiuti e sui Regi Lagni, a partire da quella sulla Recam, società della Regione Campania. Scialdone in qualità di Direttore Generale del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta, sta elargendo aumenti di stipendio ingiustificati e progressi di carriera, assumendo nuovo personale”.

“A quanto pare – dichiara Ferrero – più che al destino dei lavoratori, Scialdone è interessato a quello di sua moglie, Michela Pontillo, candidata al consiglio regionale con la lista “Per Caldoro Presidente”, tanto da rispondere ai lavoratori che chiedevano lavoro: “”Pensate a portarmi voti“”. La storia è ormai sotto gli occhi di tutti. Mi chiedo come sia possibile che una figura così ambigua possa ancora restare in carica: chiediamo l’intervento immediato del Prefetto e della magistratura per evitare un voto inquinato”.

“Purtroppo tali pratiche sono comuni ad entrambe le coalizioni” conclude Ferrero. “Domani (oggi) apriremo uno squarcio su questa sistema marcio e corrotto, fatto di pratiche clientelari e di voti di scambio, che purtroppo sta condizionando pesantemente ed in modo trasversale ai due schieramenti maggiori il voto del 28-29 marzo. La magistratura deve intervenire davanti a denunce così circostanziate da parte dei lavoratori”.

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