lunedì 28 marzo 2011

Il piccolo Yaeb Saba, «Dono di Dio» in una terra dove non si nasce più...

Immigrato o emigrante che sia il piccolo Yaeb Saba, «Dono di Dio», nato in mezzo al mare, al largo di una terra dove non si nasce più, è lampedusano a tutti gli effetti!
Questa è l'accoglienza, questa è la memoria dei nostri nonni che partivano con la valigia di cartone: l'abbraccio delle donne di Lampedusa al bambino che hanno soprannominato, Angelo, altro che contributo per farli tornare a casa!!!

Angelo ce l'ha fatta, ma un altro bimbo, in grembo alla madre da tre mesi, ha cessato di vivere prima ancora di nascere...
ecco, allora che si comprende perchè il contributo per farli tornare a casa non serve a niente: pagano il doppio o triplo di quello che gli viene offerto per tornarsene e lo fanno a loro rischio e pericolo, mettendo in discussione la vita loro e dei loro figli, anche quelli che portano in grembo...dunque, a casa loro queste persone non ci vogliono tornare!

Il Presidente Napolitano, il Presidente degli Italiani, ce lo ha ricordato a gran voce: non dimentichiamo che una volta eravamo noi quelli che lasciavano le loro case con la valigia di cartone e partivano, in condizioni disumane, nelle terze e quarte classi dei treni e delle navi...

La civiltà non sta nel gesto di mandarli a casa con le tasche piene, la civiltà sta nella dignità di chi si fa consegnare scopa e sacchetti e pulisce insieme agli spazzini quella che, sino ad allora, era stata definita come "la collina del disonore" (la zona che sovrasta il molo del porto dove da alcuni giorni sono accampati in centinaia e centinaia)...la civiltà è dire a testa alta ai giornalisti che li intervistano "ma secondo voi questa dove siamo arrivati è l'Europa?"...

Quella dove sono arrivate queste persone non è l'Europa ma un Italia piccola piccola che finge di avere un ruolo istituzionale importante all'interno dell'Unione e del G8ma, in realtà, grazie al nostro Presidente del Consiglio e al nostro Governo incompetente e inconcludente su tutti i fronti, si sottopone ad ogni piè sospinto ai risolini ironici di tutti i leader degli altri paesi.

Quella dove sono arrivate queste persone non è l'Europa ma un Italia tenuta sotto scacco dalla Lega, i cui numeri sono indispensabili per tenere su il Governo, e alla quale ormai si concede tutto e il contrario di tutto, anche il fatto di rifiutare la presenza dei profughi nordafricani al Nord ingolfando al massimo Lampedusa e i campi e le tendopoli in Sicilia e Puglia.

Altra cosa sarebbe stata proporre nuove forme di accoglienza per queste persone che, non ce lo dimentichiamo, fuggono dalla dittatura e dalla mancanza di libertà e di diritti, forme di "adozione" temporanea da parte di enti, Istituzioni, Associazioni, in tutta Italia e in attesa di smistare in tutta Europa questo gran numero di profughi e non il rimpatrio forzato che ora, pare, verrà proposto di realizzare!

Per questo motivo, sarebbe molto utile, nonchè significativo, che fossero proprio le istituzioni locali a proporre ed organizzare le adozioni temporanee di questi profughi, come segno non solo di vicinanza ma anche come espressione della volontà di accompagnare verso la libertà queste persone.

E' una proposta che faccio in primis al mio Comune il quale, secondo voci di corridoio, sta valutando l'opportunità di erigere un monumento all'emigrante: a che servono lapidi e monumenti alla memoria, se il passato non costituisce le basi per il presente ed il trampolino di lancio per il futuro???

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