venerdì 23 marzo 2012

Permettete una domanda?

Stamattina mi sono svegliata con questo interrogativo: che senso hanno l'associazione di Protezione Civile, la partecipazione al Giro d'Italia, la scuola a indirizzo musicale, l'ora della terra, la raccolta degli oli esausti, e tante altre cose qui a San Giorgio, se la comunità gradualmente muore dentro e fuori?
Ci lasciamo uccidere dall'amianto, dalla monnezza, dall'alcolismo giovanile, dallo spaccio di droga, dalla microcriminalità, dall'abbandono degli anziani, dal maltrattamento agli animali, dagli appalti illegittimi, dal consumo di territorio, dall'illegalità diffusa, dalla mancanza di trasparenza amministrativa, e siamo noi stessi gli artefici della nostra morte!!!

Cosa sta sucedendo alla nostra comunità?

Siamo abituati a tutto e tutto ci scivola addosso...la nostra è una comunità inerte, sfibrata, e, prendendo a prestito un termine medico, in coma profondo...
Ma non ancora morta...

Non morta, perchè tutte le cose che accadono, benchè brutte, inopportune, illogiche, e a volte anche illegittime, sono frutto di una certa qual vitalità, ma è sicuramente una comunità incapace di reagire.

Non esiste coscienza critica, ci si fodera occhi ed orecchie di prosciutto, non esiste alcun movimento di popolo.

San Giorgio è avviluppata in una favoletta ormai stucchevole, quella storiella del paese dei fiori e della cortesia che non esiste più da tempo, ormai...

L'unica soluzione che è stata individuata, in particolare dai più giovani, è quella di andarsene e lasciare dietro di sè a marcire il proprio paese...
Secondo me ad andarsene dovrebbero essere gli altri, quelli che hanno violentato questo territorio per trarne profitto personale, quelli che da questa terra hanno estirpato i fiori e ci hanno messo il cemento, quelli dal petto della gente hanno strappato un cuore pulsante e ci hanno messo un mattone, quelli che al posto della cortesia hanno fatto crescere e pascere l'indifferenza...

Qualcuno mi dirà: ma veramente vale la pena di rimanere e lottare?

Vale la pena, rispondo, perchè lottare e’ l’unica speranza.
Lottare perche’ questa terra merita la riconquista da parte del suo popolo.
Perché qui ancora ci sono ragazzi con grandi sogni e padri e madri che voglio un futuro migliore per i propri figli.
Rimanere e lottare perchè questa terra non si addormenti e i sogni di pochi possano essere la sua veglia.

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