mercoledì 15 febbraio 2012

La Grecia e l'Europa

Qui ad Atene noi facciamo così.Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.Qui ad Atene noi facciamo così.

Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.



In questo momento storico in cui la madre Grecia viene affossata dalle banche e dall'Europa,ferita, umiliata, proprio la Grecia che è stata la culla della filosofia, della politica dell'arte e della cultura, questo brano dovrebbe essere urlato nelle strade e nelle piazze! L'Europa dei tecnocrati sta uccidendo la Grecia, un paese che, purtroppo, pur avendo inventato la democrazia e la politica non è stata mai capace di applicarli nel proprio territorio. E adesso l'Europa le impone sanzioni inapplicabili se si considera la già disatrosa situazione interna del paese! Ancora una volta, l'Europa ragiona esclusivamente in termini economici e non di comprensione della storia di quel paese. e lo fa perchè, se agisse in questo secondo modo, dovrebbe soltanto ammettere i propri errori, il non essere intervenuta già due anni fa quando la crisi della grecia cominciava a svilupparsi. Agendo prima e guidando i politici greci verso le giuste riforme, quella fiscale innanzitutto, e quella del mercato del lavoro, probabilmente non si sarebbe arrivati a questo punto. I politici greci queste cose non le hanno fatte, ma l'Europa non è nemmeno intervenuta ha solo tollerato ed ora questa è la situazione: un paese allo sbando, un paese disperato, un paese con i mercati vuoti e in cui i soldi e il lavoro non hanno più valore economico...eppure la superficie della Grecia è pari a quella della Lombardia, la sua popolazione è pari all'1% della popolazione europea, e anche il debito pubblco non è come il nostro di 3 mila miliardi, ma solo di 300 miliardi. Nessuno ci venga a dire che è stato fatto il possibile: i politici veri, non i tecnocratiti, avrebbero sicuramente agito in maniera più concreta e più solidale nei confronti della madre Grecia. Non li possiamo certo uccidere i Greci, non possiamo cancellare dall'Europa a causa dei propri errori!!!Che l'Europa tenga presente le sue mancanze passate nei confronti della Grecia e adesso aiuti una sua figlia in difficoltà: non tutti i figli sono uguali, una pecora nera può sempre esserci in una famiglia, ma una madre accoglie il ritorno a casa della pecora nera a braccia aperte e l'aiuta, non certo l'uccide!!!

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