sabato 10 luglio 2010

Forse solo un colpo di coda di Mastella potrebbe far uscire dal torpore socio-politico la città di Benevento

Dispiace dirlo, ma, forse, solo un colpo di coda di Mastella potrebbe far uscire dal torpore socio - politico la città di Benevento e tutta la nostra comunità! La maggioranza dei cittadini, me compresa, aspira ad essere legittimamente rappresentata da una classe politica, capace, equa e solidale, attenta ai problemi delle famiglie, al tartassatissimo mondo della scuola, ad una sanità per tutti, ai pensionati, alle politiche sociali e giovanili, etc.

Invece, ancora una volta, noi cittadini di sinistra dobbiamo, ahimè, constatare che ad es, la Segr. Prov. del Pd, divenuta nel tempo un organismo fine a stesso e autoreferenziale, di fatto sia composta per lo più da nominati (scelti nel pieno rispetto del Manuale Cencelli), figli, portaborse, segretari e, forse, pure la velina di turno!!! Cosi come, a livello comunale, noi cittadini di sinistra, dobbiamo quotidianamente leggere sulla stampa della ormai certa riconferma del sindaco Pepe, ex creatura di Mastella (pur senza averne il carisma), il quale è confluito nel Pd solo per legittimarsi e legittimare la permanenza del PD stesso nella coalizione, a difesa forse di interessi anziché di idee e soprattutto della comunità!

Questo stesso Sindaco Pepe che, a dimostrazione della sua attenzione ai partiti minori della coalizione, a distanza di oltre un mese dalla ormai famosa sentenza del TAR relativa alla presenza femminile in giunta, non ha voluto o non se l’è sentita di dare spazio a chi fosse espressione di un partito alleato. Se avessimo voluto una fotocopia di Mastella tanto sarebbe valso prendersi l’originale!!!

(E da qui nasce la mia ironia!!!) Mi chiedo, quindi, come mai si debba rinunciare ad una metodologia, quella delle primarie, che, magari anche solo in apparenza, permetterebbe a Fausto Pepe di andare al confronto democratico insieme ad altri candidati di sinistra, dandogli in qualche modo anche una legittimazione. Io, insieme alla Rete delle Rose Rosse, che ha come principi ispiratori la parità di diritti e la democrazia applicata, sarò, forse, l’ultima dei Mohicani, ma avrei preferito delle primarie vere, anzi allargate non solo a tutte le anime del PD ma anche gli altri partiti dell’attuale coalizione(come l’IDV, che in questi anni ha dato il suo apprezzabile sostegno a governare la città , o i Radicali, la Federazione della Sinistra, Sinistra e Libertà, etc.) e, perché no, alla società civile, visto che si tratta di eleggere il primo cittadino e non il segretario di un partito.

Sono quasi certa che il mio rimarrà un pio desiderio, ma almeno mi auguro che quello che oggi si propone ai nostri occhi non ci porti, ancora una volta, a vedere realizzato un possibile primo turno in cui tutti i partiti della sinistra, seguendo la strada della cura del proprio orticello, andranno alla conta dei propri voti, allo scopo di accreditare possibili poltrone, e poi ad un possibile secondo turno di ballottaggio in cui le “vendette trasversali” facciano confluire tutti i voti sul candidato di destra, fatto non nuovo a Benevento.

Quel che è certo è che c’è ancora tempo per riflettere e modificare queste “decisioni” che, a mio avviso, non solo non coinvolgono la comunità, ma producono frammentazione, distacco, dispersione di voti e, soprattutto, disaffezione da parte degli degli elettori, determinando una “PARTECIPAZIONE” anziché una democrazia partecipata : chi vuole capire, capisce!!!

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