venerdì 18 marzo 2011

Qualche considerazione sul nucleare in Italia con l'aiuto di Wikileaks

DOVE C'E' L'ITALIA C'E' SEMPRE UNA TANGENTE!
Da Wikileaks arriva la versione americana sull’atomo all’italiana, ovvero gli americani pensano, in virtà di tutta una serie di accadimenti, che dietro il ritorno dell’atomo nell’agenda della politica energetica italiana ci sia l'ombra di un giro di tangenti che coinvolge politici e funzionari.

Ecco il testo di alcuni rapporti segreti inviati alla Casa Bianca:
Sin dal 2005, quando l’ipotesi di un ritorno all’atomo diventa concreta, per la diplomazia Usa l’obiettivo è «garantire che le aziende americane abbiano la giusta chance» riferisce a Washington la responsabile Elizabeth Dibble. Le aziende sono Westinghouse e General Electric, il nemico, almeno agli occhi americani, sono i francesi di Areva, ma anche i russi. Mentre però i temuti rapporti Putin-Berlusconi non producono effetti concreti, i francesi hanno per alleati l’Enel e i funzionari del ministero dello Sviluppo economico, cioè chi prende le decisioni.nel maggio 2009 c’è il primo incontro tra Claudio Scajola e il suo omologo statunitense Steven Chu, a Roma per il G8 dell’energia. Il ministro viene così informato della situazione: «Westinghouse e Ge subiscono la dura competizione dalle imprese concorrenti i cui governi fanno pesantissime pressioni (heavily lobbying) sul governo italiano. Per esempio, l’intensa pressione francese, che potrebbe comprendere anche pagamenti per corrompere funzionari del governo italiano, ha portato all’accordo di febbraio per costruire in Italia quattro reattori Areva per il 2020».

Per recuperare il terreno perduto Scajola viene invitato nell’autunno di quell’anno negli Usa, farà un giro per alcune centrali Westinghouse e incontra di nuovo Chu per firmare un accordo di collaborazione. Scrive l’ambasciatore Thorne:

«Noi abbiamo saputo che Scajola ha un’altra ragione per appoggiare il coinvolgimento delle aziende statunitensi. L’accordo con la Francia ha tagliato fuori dai contratti le società italiane che vogliono contribuire a costruire le centrali. Una di queste, Ansaldo Nucleare, ha sede nella regione di Scajola: la Liguria. E così se Westinghouse ottiene la sua parte, Ansaldo — azienda della terra di Scajola — ne beneficia». Il risultato ottenuto è che le direttive tecnologiche e di sicurezza, approvate da allora in poi, non escludono a priori i brevetti americani , anche se al momento tutta la partita sembra destinata ad un lungo congelamento, se non alla sua chiusura senza vincitori.

Fonte: Giornalettismo.com
QUI il testo originale della email al Ministro Usa

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