

Ai fattori economici e geopolitici rischiano di sommarsi poi gli aumenti ingiustificati legati alle speculazioni pure e semplici.
Anche se l’inflazione si fermasse a questo livello per tutto il resto dell’anno ci troveremmo a dicembre di fronte ad un salasso di 915 euro per una famiglia media italiana. Cifra che sale fino a 1.205 euro annui se calcoliamo gli effetti della grave crisi politica libica sul prezzo dei carburanti e sulle bollette. Un effetto che le associazioni dei consumatori calcolano in 300 euro annui di incrementi dei prezzi al distributore. C’è poi l’imponderabile effetto dei meccanismi speculativi che potrebbero innescarsi e aggravare ulteriormente la stangata.

E' assolutamente necessario, quindi, che il Governo dia risposte concrete alle famiglie, soprattutto a quelle a reddito fisso che maggiormente soffrono questa crisi.
Come è altrettanto necessario considerare prioritaria la lotta all’inflazione e di intervenire immediatamente per frenare sul nascere qualunque tentativo di rialzo ingiustificato dei prezzi e salvaguardare i bilanci delle famiglie. In particolare è indispensabile bloccare le tariffe energetiche per tutto il 2011, disporre un taglio delle accise non inferiore a 5 centesimi di euro al litro, e introdurre un meccanismo di sterilizzazione degli aumenti dei prezzi dei carburanti.
Le Associazioni di consumatori, Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori, riunite nel cosiddetto CASPER, Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, sono già in azione!!!
Ma possibile mai?
RispondiEliminaOgni anno si parla sempre delle solite stangate a danno delle famiglie italiane, ma non cambia mai nulla... Basta parole! Ci vogliono i fatti!
gentile amico,
RispondiEliminafino a quando resterà anonimo e non comincerà a lottare in prima persona per il cambiamento, si continuerà sempre e solo a cambiare...