Ho, volutamente, fatto passare qualche giorno dalle dichiarazioni di Grillo su Equitalia e dalle conseguenti repliche di politici e amministratori delegati...a mente fredda, mi sento di dire che il vero problema, secondo me, non è Grillo che chiede di comprendere le ragioni per le quali Equitalia è diventata un incubo per gli italiani bensì il fatto che la politica ancora una volta è tanto lontana dai cittadini da non capire come Equitalia non sia un mezzo contro l'evasione bensì solo un mezzo di tortura per i più deboli: una tortura per i poveri cristi, quei poveri cristi che non hanno pagato una bolletta o si sono scordati il bollo dell'auto o la TARSU...c’é chi lo ha scordato o magari volutamente e consciamente non lo ha pagato perché non arriva a fine mese, ma non sono certo questi poveri cristi gli evasori!
Chi evade questi “piccoli” balzelli sicuramente li paga tutti, perché sono ben altre ed alte cifre quelle che gli interessa non pagare!!!
La politica e i politici, che per loro natura dovrebbero essere quelli che sono demandati a rappresentare le esigenze e le necessità della gente, non possono non capire che il vero problema non è Grillo bensì il meccanismo vessatorio messo in piedi da Equitalia, meccanismo che, basato sulle lungaggini amministrative, che fanno lievitare gli interessi, sui tassi di interesse ai limiti dell’usura e sull’eccessivo utilizzo della metodologia del pignoramento anche a fronti di debiti di piccola entità, determina situazioni che hanno dell’incredibile.
Un caso emblematico, ad esempio, è quello di una malato di Alzheimer cui Equitalia, per un debito di soli 63 euro, ha avviato una procedura di esecuzione immobiliare atta ad ipotecare la sua abitazione. L’intera vicenda, che ha fatto emergere profili di illegalità, ha indotto il pm genovese titolare del procedimento a chiedere il rinvio a giudizio per il direttore ligure di Equitalia, e dei funzionari della stessa società concessionaria del servizio di riscossione tributiIl caso risale al 2005 quando Equitalia era ancora Gestline e le accuse nei confronti degli interessati sono di abuso in atti d'ufficio e falso.
Detto questo, considero assolutamente inopportune le affermazioni di politici quali Deborah Serracchiani, arrivata allo scranno europeo e ad un compenso annuale di circa mezzo milione di euro grazie soltanto a 3 minuti di gloria durante l’ultimo congresso del PD, la quale ha dichiarato, con la semplicità di cui ha fatto una bandiera, che “Grillo cavalca il malcontento”.
Ma il malcontento di cui parla Grillo non dovrebbe essere al centro dell’analisi, della comprensione e dei tentativi di soluzione da parte della politica, quindi anche da parte sua?
Se, dunque, Grillo cavalca il malcontento, la Serracchiani e gli altri, seppur pagati dai cittadini e demandati a rappresentarli, che fanno?
Di questo malcontento così come di tante altre cose, se ne fottono altamente!
Detto questo, e reso pubblicamente noto che, secondo me, mai come questa volta le considerazioni di Grillo sono ben più che condivisibili, mi preme suggerire a tutti la lettura di una articolo inchiesta de “La Voce delle Voci” che potete leggere su http://www.infiltrato.it/inchieste/italia/equitalia-tra-clientele-finti-miracoli-e-tributi-forzati-il-tempo-dei-caia
E’ un articolo molto complesso per la sua ricchezza di nomi, situazioni ed intrecci di varia natura ma ci aiuterà a capire come l’universo Equitalia sia un dedalo di carriere, favori, clientele e voti in cui si sono fiondati politici ed avvocati i quali si stanno spartendo la torta ai danni di quei poveri malcapitati che, per non aver pagato una tassa qualsiasi, si trovano ipotecato il tetto che hanno sulla testa!!!
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