Ieri ho visto in tv il monologo di Marco e Mario Paolini "Ausmerzen.Vite indegne di essere vissute."
Un monologo, secondo me non esagero a definirlo così, agghiacciante...
Il racconto del programma nazista di eugenetica realizzato come una sorta di prova generale dello sterminio, messo in atto, poi, poco dopo, con la "soluzione finale" dell'Olocausto...
300.000 vite, 300.000 handicappati, disabili, ritardati mentali e pazzi uccisi nell'ambito del programma ACTION T4, il cui scopo vero era duplice: "purificare il sangue della nazione" e risparmiare sulle spese sanitarie, eliminando dalla scena della vita uomini, donne, bambini, considerati improduttivi, vite indegne di essere vissute...
Un monologo secco,un racconto senza mezzi termini, in maniera razionale, cronologica, con le carte e le testimonianze alla mano...in maniera nuda e cruda...e con una domanda finale: cosa avrei fatto io al loro posto?
Ieri notte non sono riuscita a dormire...
pensavo....
quanti e quali "ausmerzen" non vedo io e non vedono gli altri?
aquanti "ausmerzen" stiamo consentendo di realizzarsi tappandoci le orecchie alle parole di Primo Levi?
...Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango
che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno...
Quali e quanti sono i "sottouomini" che spessissimo si tende a non considerare? Vecchi, carcerati, matti, disabili...
attenzione, "ausmerzen" non è una storia che inizia con "c'era una volta"...può esserci ancora...
lunedì 30 gennaio 2012
Ausmerzen...vite indegne di essere vissute...
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