Il ritornare alla legalità passa attraverso le piccole cose quotidiane che dovrebbero tutti unirci e spronarci a cancellare e ribaltare antiche oligarchie, rendite di posizione, poltrone tramandate di padre in figlio, etc.
Che cosa succede, invece, nella nostra quotidianità?
Che un giornale, nella fattispecie “Benevento – La libera voce del Sannio”, la cui scadenza quattordicinale gli permette di uscire, guardate il caso, all’inizio e alla fine della campagna elettorale, possa impunemente, sia pur protetto da punti interrogativi studiati a tavolino, propinarci i nomi dei 5 eletti nel collegio di Benevento e Provincia, a campagna elettorale ancora in corso.

Mi riservo, ovviamente, di far valutare ai miei legali se nell’articolo, di tale giornale, a tutt’oggi ancora in distribuzione, a firma di Giuseppe di Gioia, ci siano gli estremi per un’azione legale a tutela della mia candidatura.
E’ inutile dire che l’estensore dell’articolo ha, ovviamente, indicato i nomi con tanto di fotografia ed è inutile dire che non ho nessuna difficoltà a riportarli così come vengono proposti: “Il punto sulle elezioni – Avremo 5 consiglieri regionali? SANDRA LONARDO – MARCELLA SORRENTINO - UMBERTO DEL BASSO DE CARO - GENNARO SANTAMARIA - GIANVITO BELLO”.
Appare evidente che il giornale di cui sopra e l’estensore dell’articolo sono, “ovviamente”, a favore di un “totale rinnovamento” della politica beneventana, noncuranti di quanti, invece, come me, provano a portare, da illustri sconosciuti, una ventata di freschezza nella politica desueta, clientelare, collusa, dei dinosauri.
Lavorerò, anche dopo le elezioni regionali, per comprendere con quali finanziamenti vive il giornale medesimo e con quali motivazioni ritiene di poter e dover entrare a gamba tesa nelle libere scelte che dovrebbero fare i nostri concittadini elettrici ed elettori. Sono certa, però, che li hanno sottovalutati!

Se il giornale avesse voluto rendere davvero un servizio ai cittadini, elettrici ed elettori, avrebbe potuto e dovuto, magari, intervistare i loro presunti vincitori chiedendo conto di quanto hanno investito nella campagna elettorale e soprattutto con i soldi di chi. Ma questo, mi rendo conto, li avrebbe costretti a non essere nel coro.
Io sono e resterò sempre, invece, una voce fuori dal coro.
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