domenica 5 giugno 2011

Ho ritrovato un mito della mia adolescenza: Mario Castelnuovo!

Avevo circa 14 anni e quando vidi a Domenica In questo ragazzo, rimasi incantata...me lo ricordo come se fosse ieri: non solo la sua bellezza mi incantò, una bellezza spigolosa nei tratti del viso ma assolutamente espressiva, a tratti malinconica, ma quel suo sguardo un pò sognante, un pò disilluso, a metà tra il reale e il sogno, uno sguardo che si illuminava tra i versi di una sua canzone, "Oceania"...
Era il 1981 ed io ero una ragazzina, ma da sempre mi interessavo di musica ed avevo colto in Mario Castelnuovo qualcosa di profondamente diverso nel panorama della musica pop di quei tempi...testi profondi, al limite della poesia, un substrato culturale molto forte, temi musicali curati e mai banali...il suo primo album, "sette fili di canapa" è superbo...ne conservo ancora il vinile, credo...





All'interno di quell'album c'era anche questa piccola meraviglia, una poesia di altri tempi con un tema molto scottante,per l'epoca, la droga...



E questo brano la cui musica è stata scritta in collaborazione con un grande amico e po anche produttore di Mario, Amedeo Minghi...

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