Oggi sono uscita a fare la spesa e all'ipermercato, girando nei reparti tra gli addetti che aprivano imballaggi di ogni tipo per rimpinguiare gli scaffali, mi sono fermata a riflettere sul ruolo del packaging nel commercio e sulle conseguenze che l'eccessivo uso di plastica determina nel ciclo dei rifiuti.
Sembra una cosa normale comperare una cassetta di 6 bottiglie di acqua minerale o un mega flacone da 4 litri di ammorbidente o ancora regali impacchettati con doppi strati di cellophane...
Non pensiamo, sul momento, a quanta plastica ridurremo in rifiuti e al danno che, ahimè, anche noi, come persone singole o come famiglie, stiamo facendo all'eco sistema...
La plastica è ormai un materiale d'uso comune, quotidiano, rinunciarci sembra difficile, e quando, anche solo per un attimo, ci passa per la testa il pensiero che potremmo evitare di comperare quello o quell'altro oggetto in plastica, subito questo pensiero è scacciato dalla riflessione su cosa vuoi che sia il contributo di una sola persona rispetto all'inquinamento globale...
E intanto, questo stesso pensiero fatto da centinaia di migliaia, milioni di persone in tutto il mondo determina, in determinate aree del pianeta, situazioni tragiche quale quella di Napoli, ad esempio...
Eppure lo sappiamo tutti che la plastica è il maggiore fattore di inquinamento del nostro pianeta!
Innanzitutto a causa della sua origine, che risiede principalmente nel petrolio, comporta un primo livello di inquinamento dovuto alla sua estrazione, trasporto e stoccaggio degli idrocarburi; segue il processo di lavorazione del petrolio e della trasformazione in plastica, che comporta la produzione di emissioni nocive per la salute e per l 'ambiente; a questi si aggiungono i residui della produzione, di stoccaggio e smaltimento. Ma tutto questo continua anche quando ha esaurito il suo ciclo al servizio dell'uomo perchè la maggior parte delle plastiche non è biodegradabile, quindi se viene abbandonata nell'ambiente vi rimane per parecchi anni.
Nonostante tutto questo, comunque, noi continuiamo ad utilizzarla!
Non voglio essere retorica, non voglio essere ecologista a tutti i costi, non voglio essere più rompipalle del solito, ma credo che l'impegno di utilizzare quanta meno plastica è possibile ce lo possiamo prendere, per Natale ma anche per tutt o l'anno a venire e per i successivi!!!
Niente più shoppers di plastica nei supermercati (se non ci sarà la proroga da parte del ministro Prestigiacomo, dovrebbero essere eliminate dal prossimo 1 gennaio 2011) ma comode e capienti borse di cotone, detersivi alla spina, cibi e vini sfusi, maggiore uso di imballaggi e borse in carta, cui necessita aggiungere anche un modo di fare la spesa più responsabile, con un occhio particolare ad evitare gli sprechi....
Ce la possiamo fare?
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