martedì 31 agosto 2010

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (8)


agli scarti di giardino, qui depositati da venerdì 27 agosto, si aggiunge altra immndizia Via San Giacomo martedì 31 agosto ore 10.30

lunedì 30 agosto 2010

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (7)


Scarti di giardino depositati venerdì 27 agosto e rimasti qui fino ad oggi lunedì 30 agosto Via San Giacomo lunedì 30 agosto 2010

Scarti di giardino depositati venerdì 27 agosto e rimasti qui fino ad oggi lunedì 30 agosto Via San Giacomo lunedì 30 agosto 2010

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (6)

Cestino gettacarte = contenitore di monnezza ammiscata Viale Spinelli domenica 29 agosto ore 14.30

monnezza ai bordi della strada Viale Spinelli domenica 29 agosto ore 14.30

monnezza ammiscata Via De Gasperi domenica 29 agosto ore 14.30

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (5)


monnezza sapientemente occultata tra le frasche via Roma sabato 28 agosto ore 14.50



Monnezza e secchi dell'umido in bella mostra via Roma sabato 28 agosto ore 14.50


Monnezza in bella mostra via Roma sabato 28 agosto ore 14.50


Monnezza ai bordi della strada via Roma sabato 28 agosto ore 14.50

Questa è monnezza che sta lì dal giorno prima (confrontare qui)sabato 28 agosto ore 14.50

monnezza presso la Scuola Materna di Ginestra sabato 28 agosto ore 15.00

Scarti di giardino e monnezza depositati indebitamente qui già dal giorno prima Via San Giacomo sabato 28 agosto ore 18.00

monnezza Via De Gasperi sabato 28 agosto ore 18.00

A San Giorgio del Sannio i diritti sono un'optional...poco rispetto per quelli umani figuriamoci per quelli degli animali!!!

Cari concittadini, o meglio, cari sangiorgesi che, un pò per celia e un pò per non morire, siete disposti ad ascoltarci,
noi continuamo a rivolgerci a voi, giacché rivolgerci all’amministrazione comunale è come parlare coi sordi, e,quindi, è fiato sprecato.

Non intendiamo parlare di cose trascendentali, vogliamo parlare delle cose di tutti i giorni, dei diritti che ci vengono defraudati ogni giorno di più, come quello di avere davanti casa un po’ di verde pubblico o anche solo un albero, cose che, però, ci vengono tolte, magari solo per dare più spazio all’entrata di un negozio, oppure il diritto di poter camminare in sicurezza sui marciapiedi senza che le macchine ci vengano a parcheggiare sui piedi, o ancora quello di non poter portare nemmeno i nostri figli sul viale a passeggiare perché esso altro non è che un ricettacolo di bottiglie rotte e cocci vari nonché regno incontrastato delle panchine arrugginite se non divelte.

Sono queste, le componenti semplici, che scandiscono la vita dei cittadini di un paese: tranquillità, sicurezza, libertà di estrinsecare e realizzare la propria personalità all’interno di una comunità.
Naturalmente, e questo ci appare implicito, questi diritti hanno valore per tutti gli esseri viventi, uomini, animali e ambiente.

In questi giorni, e sicuramente se ne parlato anche nelle nostre case, si è parlato molto sui media e su internet di diritti umani ed in particolare si sono moltiplicati appelli e sottoscrizioni per chiedere al governo iraniano di non eseguire la condanna a morte per lapidazione nei confronti di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, colpevole di adulterio.
Atti questi sicuramente meritori, cui anche noi abbiamo aderito e chissà anche quanti di voi, attenti e sensibili alla tematica del diritto alla vita, lo hanno fatto.
Ci chiediamo, però, a proposito di diritti e di diritto alla vita, quanti di voi sono al corrente del fatto che, in caso di incidente stradale, i diritti degli animali sono equiparati ai diritti degli uomini, vale a dire che l’omissione di soccorso ad un animale investito è equiparata all’omissione di soccorso nei confronti di una persona.
Nello specifico, le modifiche al codice della strada entrate in vigore dal 13 agosto scorso prevedono che soccorrere gli animali feriti sia un diritto-dovere, con l’obbligo di fermarsi e assicurare un pronto intervento in caso di incidente. Colui che, responsabile di un incidente, non si fermerà o non si adopererà per assicurare un tempestivo soccorso agli animali coinvolti, rischierà una sanzione amministrativa da 389 a 1.559 euro. Se si è comunque coinvolti in un incidente e non si chiama aiuto per gli animali coinvolti si rischia la sanzione amministrativa da 78 a 311 euro.
Questa domanda ci è sorta spontanea proprio perché qualche giorno fa nella nostra ridente cittadina, in Via De Gasperi, un cagnolino che sgambettava per la strada è stato messo sotto da una macchina (di colore arancione) guidata da una donna con a fianco il suo bambino, la quale, pur avendo sentito l’impatto con qualcosa ed i guaiti del cucciolo investito, ha proseguito imperterrita, anzi ha accelerato nel momento in cui ha sentito le nostra urla di richiamo per farla fermare.
A parte il fatto che una disgrazia del genere può capitare, vi è da dire che questa signora (anche se l’appellativo non le si addice per come ha agito), si è comportata esattamente come gli automobilisti pirati di cui sono piene le cronache, con la differenza, che, se per gli umani la polizia indaga, per gli stessi diritti conferiti agli animali, a nessuno importa.
Ora però, da oltre 15 giorni, sono entrate in vigore le nuove norme del codice della strada di cui sopra abbiamo detto, per cui non ci sono più giustificazioni, né per i cittadini, che devono rispettarle, né per l’amministrazione comunale che deve informare la cittadinanza a riguardo e provvedere ad aggiornare la cartellonistica stradale, dal momento che a San Giorgio del Sannio sono presenti e circolanti per le strade, tra randagi e cani padronali non custoditi, circa 200 amici a quattro zampe.
Guarda caso ci eravamo premurati qualche giorno prima di questo episodio di comunicare l’ urgenza di informazione alla cittadinanza all’assessore competente, nonché impiegato dell’ASL, Pasquale Mauta il quale ci ha risposto testuali parole (la sua parola contro la nostra se intendesse smentire): “anche a me sta a cuore la cosa ma ci sono tante cose da fare … e poi s’è da spaccà ‘o piscone...”
Cosa avrà voluto dire con questa frase? Forse, in clima pre – elettorale, si sarà voluto scrollare di dosso responsabilità che sono, comunque, sue in quanto assessore al traffico? E’ proprio vero che in caso di naufragio (e quello di questa amministrazione è paragonabile a quella del Titanic) anche i topi lasciano la nave!!!
E che dire, poi, dell’assessore Saccavino, più volte interpellato sul tema del randagismo, dal qual quale attendiamo ancora risposte…

La giovane Sakineh ha affidato ai media e a Facebook il suo messaggio: “Dite a tutto il mondo che ho paura di morire” e il mondo lo ha accolto con solerzia , impegnandosi per la sua liberazione...i nostri amici animali hanno solo i loro grandi occhi a chiedere rispetto e amore ma ci sono posti, come San Giorgio del Sannio, dove non c’è rispetto per gli anziani, per i bambini, per l’ambiente, figuriamoci per gli animali!
Stavolta, però, ci sono delle leggi precise da rispettare sia da parte dei cittadini sia da parte degli amministratori, e di fronte alla legge non ci sono e non ci saranno scuse o giustificazioni che tengono!

sabato 28 agosto 2010

Il lavoro e la dignità sopra tutto!

Sono rimasta sconvolta dalla superficialità con cui gli amministratori della città di Benevento nonché il Prefetto, rappresentante dello Stato e tutore dell’ordine e della legge, e i politici di calibro nazionale chiamati in causa, stanno affrontando l’emergenza precari della scuola a Benevento.
Sembra che il problema non li riguardi, neanche di fronte all’estremo gesto di due insegnanti che hanno iniziato, nei giorni più caldi dell’anno, lo sciopero della fame…
Che confronto impari: da un lato il mettere a repentaglio la propria salute per portare avanti la lotta per il lavoro e la dignità, dall’altro l’assoluta indifferenza e il menefreghismo della politica, locale e nazionale!!!
Dalla Sicilia alla Lombardia, passando per Benevento, la protesta, anche estrema, dei precari, dei lavoratori FIAT, dei pastori sardi, infiamma ancora di più questa estate italiana, ma i nostri politici di destra e di sinistra parlano solo di ammucchiate, di chi deve starci dentro e chi fuori, di Fini e di Casini arbitri delle vicende italiane, senza degnarsi di porre il loro interesse principale sui problemi degli italiani, di coloro cioè che li hanno votati e portati al posto dove stanno.
Se manca il rispetto e il senso dell’umana dignità, nessun partito né chi si definisce democratico né chi si qualifica come garante delle libertà, sarà degno del proprio nome!

Da parte mia personale e della Rete delle Rose Rosse che rappresento in Campania, il totale sostegno alla lotta dei precari, in particolare di Daniela Basile, compagna di avventura nella campagna elettorale delle recenti regionali, e di Monica Sateriale, con l’auspicio che la lotta porti frutti positivi.

Lo strano caso dei sangiorgesi e della raccolta differenziata

venerdì 27 agosto 2010

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (4)

monnezza
Viale Spinelli venerdì 27 agosto 2010 ore 14.40



gettacarte = contenitore di monnezza ammiscata
Viale Spinelli venerdì 27 agosto 2010 ore 14.40


plastica depositata in orario non consentito
Viale Spinelli venerdì 27 agosto 2010 ore 14.45



monnezza
Viale Spinelli venerdì 27 agosto 2010 ore 14.45



cartoni fuori ad un negozio
Via Roma venerdì 27 agosto 2010 ore 14.45



buste con plastica e buste di monnezza varia nello stesso posto e alla stessa ora di qualche giorno fa...evidentemente in questo palazzo sono abituati così...
Via Roma Venerdì 27 agosto 2010 ore 14.50



plastica depositata in strada molto ma molto in anticipo sull'orario consentito
Via Roma Venerdì 27 agosto 2010 ore 14.50



scarti di giardino indebitamente depositati nè nel giorno nè nell'orario consentito
Via San Giacomo venerdì 27 agosto 2010 ore 15.00




agli scarti di giardino indebitamente depositati alle 15 si sono aggiunti solo 3 ore più tardi altri sacchetti di monnezza
Via San Giacomo venerdì 27 agosto 2010 ore 18.00

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (3)

gettacarte = contenitore di monnezza ammiscata
Viale Spinelli giovedì 26 agosto 2010 ore 15.00



monnezza
Viale Spinelli giovedì 26 agosto 2010 ore 15.00



monnezza rimasta nel tubo per qualche giorno (l'avevamo fotografata anche il 22 agosto!)
Via T. Rossi giovedì 26 agosto 2010 ore 15.05

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (2)


Plastica depositata in orario e giorno non consentito (il 26 era giovedì e di giovedì si deposita l'indifferenziato [la sera però, non alle due post meridiane!!!])
Via Roma giovedì 26 08 2010 ore 14.50



monnezza
Via Roma giovedì 26 08 2010 ore 14.50




Plastica depositata in orario e giorno non consentito (il 26 era giovedì e di giovedì si deposita l'indifferenziato [la sera però, non alle due post meridiane!!!])
Via Roma giovedì 26 08 2010 ore 14.50



monnezza
Via Roma giovedì 26 08 2010 ore 14.50



monnezza
Via Roma giovedì 26 08 2010 ore 14.50

Facciamoci un giro per San Giorgio del Sannio e guardiamo un pò cosa lasciano i Sangiorgesi fuori dal portone di casa a qualsiasi ora del giorno (1)

monnezza ammiscata
via T. Rossi 22 08 2010 ore 14.45



gettacarte divelto
Viale spinelli 22 08 2010 ore 14.50


monnezza ammiscata
Via Roma 22 08 2010 ore 14.55



monnezza ammiscata
Via Roma 22 08 2010 ore 14.55

giovedì 26 agosto 2010

Quattro chiacchiere sulla raccolta differenziata a San Giorgio del Sannio

L'assessore Saccavino ha dichiarato qualche giorno fa a Il Sannio Quotidiano di essere convinto che il calo del 4.5 % nella percentuale di raccolta differenziata di San Giorgio del Sannio derivi da "inesatti modi di conferimento dei turisti che, nel periodo estivo, si recano in zona. Sia ben chiaro, non si tratta di un'accusa, bensì di una constatazione. In effetti, questi (i turisti), non conoscendo bene le procedure da seguire contribuiscono, insieme a quella fascia di cittadini che rientrano nella categoria di quelli pigri e inosservanti delle regole, ad incidere fortemente sulla percentuale finale."
A tal proposito, mi chiedo: di quali e quanti turisti parla? A quali dati fa riferimento per avvalorare la sua ipotesi?

E poi, ancora, sulla falsariga delle sue, faccio anche io delle ipotesi: se i turisti sono presenti a San Giorgio in strutture alberghiere o agriturismi, il problema non sussiste perché la differenziata è a carico della struttura ospitante.

Se, invece, sono ospiti di amici e parenti, come spesso accade nei paesi che non hanno certo fama di essere luoghi di vacanza, l’eventualità proposta dall’assessore Saccavino è difficilmente ipotizzabile, dal momento che è difficile che un ospite si occupi di persona, ed esclusivamente, della differenziata, per la quale si presume si avvalga dell’aiuto dei componenti la famiglia ospitante.

Se, infine, tali turisti si trovano a San Giorgio in seconde case o case in affitto dovrebbero essere adeguatamente informati sulle modalità della raccolta differenziata nel primo caso mentre nel secondo caso può darsi che siano disinformati ma si tratterebbe, comunque, di un numero molto probabilmente esiguo, dal momento che San Giorgio del Sannio non è propriamente catalogabile come località di vacanze estive.

Se a tutto aggiungiamo che, sempre secondo l’assessore Saccavino, uno dei dati più importanti per avvalorare la sua ipotesi di una caratterizzazione non sangiorgese ma, diciamo così, “estera” dell’ erronea raccolta differenziata è il dato emerso dal conteggio dei kit ritirati dai residenti e da quelli che, invece, sono in giacenza presso il deposito comunale, rasentiamo davvero il ridicolo!

Ma lo sa l’assessore che a giugno, luglio, e aggiungo anche ad agosto, molte persone vanno in vacanza e per lunghi periodi sono assenti dal loro naturale luogo di residenza? Come potrebbero in questi mesi ritirare il kit per la differenziata se non hanno alcuno, amico o parente, che lo faccia per loro?

Forse, prima di fare delle dichiarazioni non suffragate da dati precisi di riferimento, sarebbe il caso di farsi un giro per San Giorgio in diverse ore del giorno e rendersi conto di persona di come i sangiorgesi fanno la raccolta differenziata: immondizia non correttamente differenziata conferita in giorni diversi da quelli stabiliti, vetri e cocci agli angoli delle strade, gettacarte sul viale principale adibiti a raccoglitori di buste più o meno piccole contenenti non si sa quali rifiuti, contenitori per la raccolta dell’umido che giacciono accanto ai portoni per giornate intere, e questo è solo quello che io personalmente ho potuto constatare transitando sulla strada che dal raccordo autostradale porta in piazza Risorgimento.

Non è che, forse, sono proprio i sangiorgesi, amministratori compresi,ad esser “causa del proprio mal”?

Forse basterebbe soltanto un maggiore coinvolgimento della cittadinanza, e non solo degli sterili opuscoli che spesso rimangono per mesi nei portariviste, nonchè un controllo maggiore, più costante e più rigidamente rivolto a tutti i cittadini, nessuno escluso, da parte di chi è già demandato a questo compito per avere dei risultati degni di una comunità attenta all’ambiente e alla qualità della propria vita.

Niente di nuovo sotto il sole!!!

In questo nostro bel paese, ormai, anche senza voler essere castotrofisti (aggettivo che Mister B. ama attribuire alla sinistra italiana), sono stati sovvertiti, a tutti i livelli, valori e metodi, e c’e sempre qualcosa di cui stupirsi…
E la cosa vale, ovviamente, sia rispetto al macrocosmo Italia sia rispetto al nostro minuscolo microcosmo sangiorgese.
Un esempio su tutti: la vicenda della FIAT e degli operai “costretti” a non tornare ai loro posti di lavoro.

C’è da chiedersi: è mai possibile che, dopo più di mezzo secolo (precisamente dopo 67 anni) e dopo inenarrabili lotte sindacali, caratterizzate spesso da sangue, arresti, manganellate di sapore scelbiano, la più grande industria italiana, la FIAT, sfidi impunemente l’ira dei lavoratori, frodandoli dei propri diritti, e soprattutto sfidi apertamente la legge, il diritto, la giustizia, non avendo alcuna intenzione di rispettare la sentenza che obbliga l’azienda a reintegrare i lavoratori nel posto di lavoro?
Preferisce la corresponsione delle spettanze, lasciando a casa gli operai e l’assurdo è che questa FIAT, è noto a tutti, beneficia da sempre di finanziamenti statali, finanziamenti cioè che nascono dai soldi dei cittadini, anche quelli che lei azienda vuole corrompere, sul piano morale.

Ecco, dunque, il paradosso: un’azienda italiana con i soldi degli italiani, tiene a casa gli italiani e va all’estero alla ricerca di mano d’opera a basso costo!

E ora il microcosmo.

Che differenza c’è tra questi capi d’azienda e gli amministratori di San Giorgio i quali, quantunque la crisi, preferiscono “percuotere” i cittadini per circa 40 mila € (così hanno dichiarato alla stampa) piuttosto che assistere centinaia di anziani (ma tanto ci sarà sempre Telese pronta alla bisogna), ridare un po’ di verde ai cittadini, rendere più pulito paese, essere attenti all’ambiente, sviluppare i valori morali fondanti di una società, e perché no dare un po’ di terra a Pasquale Casciello, perché accudisca, senza ambasce, i cani randagi?
Se potessimo fare il gioco della verità, vorremmo chiedere agli esercenti delle varie vie del paese se la pioggia li ha bagnati in egual misura o se questa ennesima notte, “in Bianco” abbia lasciato solo una sorta di retrogusto promozional – elettorale.

Forse solo questo significano le elucubrazioni relative a presunte 50.00 presenze… chissà…ci sembra difficile comprendere, ad es., come sia stato possibile, senza essere Gesù Cristo sulla montagna, sfamare a pane e salsiccia una quantità di persone pari a 5 volte il numero totale degli abitanti del paese…ma che ci volete fare, la campagna elettorale è già iniziata e in campagna elettorale si dicono tante cose…

Del resto, lo abbiamo detto all’inizio, in questo nostro bel paese c’è sempre qualcosa di cui stupirci!

Elvira Santaniello
Pasquale Casciello

[ideatori e fondatori del costituendo circolo ispirato ai diritti dell'uomo e dell'animale (il nome del circolo sarà comunicato in seguito) a San Giorgio del Sannio]

lunedì 23 agosto 2010

Esiste una minoranza di scontenti...WOW! Anzi, meno male!!!

Se lo dico io che la notte bianca di San Giorgio è la festa di "pane e sasiccia" vengo guardata male e definita disfattista...ora lo dice la stampa, pur definendo gli scontenti come una minoranza... è importante, comunque, che emerga anche ad occhi finora non vedenti l'esistenza di una parte di popolazione scontenta...
Del resto, a chi rivolgersi, se non agli scontenti, per acquistare consenso in vista delle elezioni?
Comunque, è bene ricordare che i conti per definire una maggioranza e, di contro, la minoranza, si fanno alla fine!

giovedì 19 agosto 2010

Non ci prendete in giro, please! 2

«La notte bianca, giunta alla quinta edizione -ha dichiarato Claudio Ricci, vicesindaco di San Giorgio del Sannio nonchè ideatore e motore dell'iniziativa- fa registrare sempre maggiori consensi. La formula è quella della valorizzazione delle esperienze locali sia sotto l'aspetto artistico-culturale sia per la promozione del sistema socio-economico cittadino, sempre nel segno dell'accoglienza».
Ma fà over' o pazzea?

Ma quale accoglienza? chi entra a San Giorgio trova strade sporche e un viale brutto e desolato dove si muovono avanti e indietro persone come carcerati nella loro ora d'aria....
Esperienze artistico culturali? vada per le esperienze artisti...che che si evidenziano con la presenza di gruppi musicali locali e con Gerardo Casiello, ma cosa c'è di culturale?
Promozione del sistema socio-economico cittadino? ma se a guadagnarci qualcosa saranno solo i posti dove si mangiano i soliti panini con la salsiccia e per giunta solo sul viale principale...
Forse il vicesindaco Ricci e l'on. Pepe non hanno proprio idea di cosa sia una notte bianca in un luogo che vuole fare promozione del territorio...e così continueremo a fare le nostre solite feste di paese...
viva viva Sant'Eusebio, protettore dell'anima mia!!!

mercoledì 18 agosto 2010

Non ci prendete in giro, please!

«San Giorgio del Sannio - ha dichiarato l'on. Mario Pepe - si conferma, con la sua cifra di comunità ricca di finezza e intuito culturale, coraggiosa e lungimirante, animata da forte passione civile, una città ospitale e, con la notte bianca, lo dimostra mirabilmente ancora una volta». Ma ci fa o ci è?

Comunità ricca di finezza e intuito culturale? ma addò 'a vede?
Coraggiosa e lungimirante? ma se sò tutte pecore dietro al pastore!
Animata da forte passione civile? ma se è il regno del "che me ne fotte a me"!!!
Città ospitale? ma sì è chien''e munnezza e non offre niente di niente ai cittadini figuriamoci a chi viene da fuori!!!

a me sentire queste cose mi fa sentire un poco poco pigliata per culo...o no?

lunedì 16 agosto 2010

Il Comune di Benevento censurato e diffidato dalla Soprintendenza per i beni Archeologici...che bel Ferragosto!!!

(da Il Mattino.it del 15 agosto 2010)
Comune censurato per il Parco Cellarulo. Anzi, censurato e diffidato. È stata la Soprintendenza a contestare alcune imprecisioni storiche riportate nel cartello posto all’ingresso dell’area, oltre a mettere in mora l’ente per danni prodotti alle preesistenze del Parco archeologico e del verde di Cellarulo.

Si tratta di una vasta area alla confluenza dei fiumi Sabato e Calore, alle spalle della basilica della Madonna delle Grazie. Il Parco, inaugurato con grande enfasi dagli amministratori comunali il 15 luglio scorso, presenta sentieri e piste ciclabili laddove era stata in gran parte realizzato l'asse interquartiere rione Libertà - rione Ferrovia, opera mai completata a causa del ritrovamento di un’importante area archeologica di età romana.

Il Parco non è piaciuto soprattutto all'associazione "Altrabenevento”, alla quale aderiscono Gabriele Corona e Vincenzo Fioretti, due dei fondatori, insieme all'avvocato Ciccio Romano e al professor Gianni Dell'Aquila, del Comitato "Giù le mani" che, nel 1991, contrastò anche con una petizione sottoscritta da 10.000 cittadini, la costruzione della strada per tutelare e valorizzare i reperti rinvenuti.

Ora ”Altrabenevento” segnala che nel parco appena inaugurato proprio i reperti archeologici non sono visitabili perché in gran parte coperti da teli in quanto, dopo 19 anni, non sono state effettuate opere di restauro o di tutela. Solo un piccolo cartello installato dal Comune a ridosso degli scavi fornisce ai turisti poche essenziali informazioni. Si legge a stento che "la cinta urbica racchiude un ampio quartiere con isolati orientati nordest-sudovest a carattere residenziale ma soprattutto produttivo, come indicano le numerose fornaci attive fino al II-III secolo d.C. L'estensione della città romana fino all'ansa del fiume Calore in contrada Cellarulo - si legge ancora - è stata confermata da ritrovamenti e scavi degli anni 1990-1998 e dalle attività di diagnostica archeologica condotta nel 2001. Le ricerche del 2008-2009 hanno ampliato le conoscenze portando tra l'altro alla individuazione dei piani di posa degli edifici risalenti alla fondazione della colonia latina del 268 avanti Cristo".

Sul cartello, è riprodotta anche una mappa dei reperti rinvenuti con le relative datazioni storiche, assolutamente illeggibili. Ora però, alle critiche dei visitatori si aggiungono, come detto, le formali contestazioni proprio da parte dell'ufficio competente alla tutela dei reperti e alla loro valorizzazione, cioè la Soprintendenza per i Beni archeologici di Salerno Avellino e Benevento. La soprintendente, Maria Luisa Nava, ha inviato al Comune di Benevento una raccomandata con la quale, dopo aver constatato che nel parco è stato installato un cartello senza la sua preventiva autorizzazione, "diffida l'amministrazione a rimuovere il suddetto pannello, che contiene peraltro evidenti imprecisioni relative alla indicazione delle aree oggetto, negli anni scorsi, di diverse campagne di scavo".

Insomma una censura al Comune soprattutto per le informazioni storiche contenute nel cartello. E non si limita a questo la soprintendente, che aggiunge: "Con la occasione si richiama ancora una volta l'improcrastinabile necessità di provvedere al restauro e alla conservazione delle strutture archeologiche portate alla luce, secondo le indicazioni impartite ripetutamente dalla scrivente".

"Avendo già verificato danni, gravi cedimenti e crolli alle strutture - scrive la soprintendente - nel mettere formalmente in mora per la conservazione delle stesse codesta amministrazione, comunica che, qualora i dovuti interventi conservativi non fossero posti in essere entro 60 (diconsi sessanta) giorni dalla data della presente, procederà alla valutazione dei danni ed alla conseguente richiesta di risarcimento".

L'amministrazione ha tempo fino al 29 settembre per avviare l'opera di tutela dell'area archeologica del Parco di Cellarulo, che evidentemente è stato aperto al pubblico troppo frettolosamente e senza la adeguata valorizzazione proprio della sua entità essenziale: il bene storico.

domenica 15 agosto 2010

Ferragosto sannita

...Benevento è deserta...impalpabile, peggio che la sua amministrazione...quasi invisibile, peggio che i suoi abitanti...una città fantasma....e meno male che si candida ed essere uno dei patrimoni dell'umanità!!!
Non mi meraviglierei se stasera, andando per Via Traiano, non trovassi più nemmeno l'Arco!!!

giovedì 12 agosto 2010

Ormai si ruba di tutto...

Dall' ANSA di oggi:

Un vero e proprio raid è stato messo in atto, la scorsa notte, nel cimitero di Castelvenere (Benevento) ad opera di sconosciuti che hanno portato via circa 400 portafiori in rame dalle tombe, alcune delle quali sono state anche danneggiate. Ad accorgersi per primo del furto è stato il guardiano del cimitero che ha denunciato quanto accaduto ai carabinieri. Il raid segue di ventiquattr'ore il furto operato nella chiesa parrocchiale della croce e dell'anello pastorale della statua di San Barbato, patrono del paese.

Da Il Mattino di oggi:

Tre cittadini romeni, tra cui una donna, tutti residenti nel Napoletano, sono stati arrestati dai carabinieri perchè trovati in possesso sul loro furgone di porte, cancelli e ringhiere, scardinati poco prima da alcune abitazioni del centro storico di Apice. I due uomini sono stati rinchiusi nel carcere di Capodimonte di Benevento: la donna è stata associata presso una casa famiglia sannita

lunedì 9 agosto 2010

San Giorgio del Sannio ovvero questi fantasmi!

Nel leggere la rassegna stampa, come faccio ogni mattina un po’ per forma mentis un po’ per monitorare, per conto della Rete delle Rose Rosse, quanto accade quotidianamente nel territorio campano, sannita e sangiorgese, ho letto su alcune testate, insieme alle ormai sempre tante e roboanti notizie relative al Partito dell’Amore sannita, almeno un paio di articoli riguardanti San Giorgio del Sannio e la sua Amministrazione Comunale, chiamata a dare spiegazioni ai cittadini sul problema del randagismo e degli aumenti della TARSU.

Quando si parla della gestione amministrativa del comune di San Giorgio, lo confesso, mi fa piacere perché, altrimenti, sui giornali, San Giorgio verrebbe sempre e solo accostata a notizie relative alle manifestazioni dell’Unicef, al coro dei bambini del paese, alle festicciole in famiglia organizzate dalla Pro Loco, sicuramente notizie positive, sia chiaro, ma che non danno il polso di quella che è la reale situazione dell’amministrazione del paese.

Siamo, ormai, o finalmente come qualcuno, invece, dice, alla fine della consiliatura e gli amministratori sembrano galleggiare nel mare dell’ordinaria amministrazione, ma la cosa grave non è tanto questa bensì il percorso in fase discendente che ha subito San Giorgio negli ultimi dieci anni, trasformandosi dal paese dei fiori e della cortesia in un paese dormitorio, fatto di casermoni che hanno definitivamente sostituito il verde cittadino ed extraurbano, un paese con una finta vocazione commerciale, senza alcun indirizzo di sviluppo economico, un paese che non ha rispetto per i propri cittadini, offuscando loro persino alcuni diritti fondamentali.

E quando parlo di offuscare alcuni diritti fondamentali intendo dire che i cittadini, in alcuni casi, non vengono messi in condizione di vivere una vita ad essi consona, così come sancito dallo Statuto Comunale, ad es. ai bambini non è garantito il diritto al gioco perché non esistono strutture comunali ad esso dedicate, agli anziani non è garantita l’assistenza o meglio è garantita solo a pochi e per poche ore alla settimana rispetto alle esigenze di una popolazione ultrasessantacinquenne di oltre 1500 persone, ai giovani a alle famiglie in genere non sono offerte opportunità culturali e di svago se non private e a pagamento, agli animali non è garantito nemmeno il minimo indispensabile sancito per legge, all’ambiente non è offerta nessuna possibilità di salvarsi dalla cementificazione, ai disabili non resta che farsi accompagnare per un desolato viale dalle proprie badanti.

Eppure, nello Statuto Comunale, norma di cui il Comune stesso si è dotato e che costituisce la madre di tutte le norme di un Comune, leggiamo all’art. 3 comma 1 : “Il Comune rappresenta la Comunità, cura gli interessi di tutti, rispettando l’uguaglianza, la libertà, la fratellanza, la pari dignità sociale …promuove lo sviluppo civile, sociale ed economico; tutela le risorse naturali, ambientali, storiche, culturali”, all’art. 4 comma 1: “Il Comune si estende su un territorio originariamente agricolo che tende a trasformarsi in realtà con interessi culturali, residenziali, turistici, artigianali e industriali”, comma 2 “Nel rispetto di tali vocazioni, il Comune è teso allo sviluppo delle attività culturali e terziarie avanzate con particolare interesse ai ceti medi produttivi; attua le iniziative tese alla diffusione delle imprese artigiane; promuove la diffusione e specializzazione delle colture agro-alimentari; riconosce come bene primario la salvaguardia dell’ambiente…” e all’art. 5 comma 1 “Il Comune è attento alle problematiche della famiglia, cura gli interessi dei giovani e degli anziani, tutela la salute dei cittadini e partecipa alle necessità primarie degli indigenti, dei disabili e delle categorie a rischio, con particolare attenzione alla prima infanzia”.

Ebbene, dal confronto di quanto scritto (e volontariamente prendo in considerazione solo lo Statuto comunale e non, ad es., la Costituzione, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e quella dei diritti degli animali) con quanto quotidianamente accade, emerge chiaramente come l’Amministrazione Comunale sia alquanto inadempiente nei confronti di quelle norme statutarie che il Comune stesso negli anni si è dato e la cosa è ancora più grave se si considera che il Sindaco è stato premiato dagli elettori con il secondo mandato.

A tale proposito, mi viene spontaneo chiedermi, usciranno prima o poi dal loro torpore gli amministratori della mia città?
E ancora…dov’è colui che si professava (in modo alquanto scorretto) “candidato unico del Medio Calore” durante la scorsa campagna elettorale per le regionali? Dove sono i suoi interventi per migliorare il paese?
Forse stanno tutti già alacremente lavorando alle “loro liste” per le prossima competizione di primavera?

Emerge nel contempo un’altra cosa: i cittadini che si lamentano sono sempre i soliti tre o quattro…anche l’opposizione sembra assopita sugli scranni del consiglio comunale, figuriamoci adesso che è piena estate!!!

Cosa vorrà mai dire tutto ciò?

O siamo noi i soli tre o quattro rompiscatole idealisti che considerano fondamentale per qualsiasi amministratore della cosa pubblica il rispetto e l’applicazione delle leggi, sia quelle scritte sia quelle che sottendono all’etica e alla morale, o i cittadini sangiorgesi rientrano perfettamente nella categoria di quelli che fanno del motto “’o fatto nun è ‘o mio” come principio ispiratore della propria vita.

Io propendo per la seconda ipotesi e la cosa da un lato mi preoccupa, visto anche che a primavera ci saranno le elezioni comunali, dall’altro mi stimola a continuare nel mio percorso di educazione alla legalità e alla giustizia come base per un reale sviluppo della nostra comunità.

Sto lavorando per questo e sto preparando nuove iniziative e non mi importa se ad andare avanti saremo solo in pochi.
Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella "zona grigia" in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.
Questa affermazione è di Rita Levi Montalcini: se lo dice lei, ci sarà da crederci!!!

venerdì 6 agosto 2010

Senza più virtute nè conoscenza...

L’uomo non ha più il polso delle conseguenze che può determinare la mancanza di senso della responsabilità…

Procedendo dal macrocosmo mondo al microcosmo paese si può quotidianamente percepire, e spesso con danni irrimediabili nei confronti del singolo individuo, della società, dell’economia, dell’ambiente, come il senso della responsabilità umana si stia gradatamente affievolendo…

Dalla BP che, cosciente del fatto, continua ad utilizzare un pozzo che già aveva già problemi di perdite di petrolio, incurante dei danni che avrebbe provocato e interessata solo a procurarsi il proprio personale guadagno, alo macchinista che parla ala telefonino mentre guida e provoca un incidente con morti e feriti il passo è breve…

Senza parlare poi della politica!

Si agisce senza considerare i danni che certe determinate azioni potrebbero provocare a se stessi e agli altri...e questo in tutti i campi della vita umana...si calpesta così il senso della dignità umana, che è tale per il fatto solo di esistere e di avere quella "virtute e conoscenza" che ci distinguono dagli animali..siamo divenuti uomini ormai privi di virtute e conoscenza, non siamo più degni di essere chiamati uomini...

Che classe Clemente!!!

Così Clemente Mastella ai microfoni di Radio 24: "Se non si vota subito, Berlusconi e' fottuto. Superate le Colonne d'Ercole dell'autunno con le impazienze della Lega e perdendo la maggioranza al senato a quel punto, se non si vota subito, Berlusconi e' fottuto".

E poi:«Il terzo polo non mi sembra definito, per cui sono titubante. Per ora non esiste. Non si dimostra la novità eliminando quelli non nuovi che sono attorno. E io sarei uno di quelli del vecchio sistema. L'unica verità è che il sistema è in crisi ed è la crisi dei co-fondatori: prima Rutelli con il Pd, ora Fini con il Pdl».

mercoledì 4 agosto 2010

Qui dobbiamo vederci chiaro....

Nelle intercettazioni relative alla P3 potrebbero esserci anche società che operano nel Sannio.

Secondo l’informativa dei carabinieri, infatti, il 19 luglio del 2009, uno dei principali indagati Flavio Carboni, ancora in carcere peraltro, è impegnato a "trattare con vari imprenditori, anche tedeschi, gli affari per la costruzione di parchi eolici e telefonicamente chiede a due suoi collaboratori, di individuare una 'società vuota in cui dentro confluiscono dei soci che vogliamo noi ".

Questa società vuota, secondo Gabriele Corona, presidente dell'associazione ambientalista e contro il malaffare Altrabenevento, potrebbe essere una società per azioni costituita a Foggia e poi trasferita in Romagna che "fa parte di complessi intrecci societari, vere e proprie scatole cinesi, che interessano anche la provincia di Benevento" e toccano anche una società di San Giorgio del Sannio.

Corona, infine, pur premettendo che "naturalmente questi sono solamente riferimenti a rapporti tra società", parla di varie connessioni proprietarie e comproprietarie, facendo notare una serie di intrecci che le metterebberro in una qualche connessione con delle imprese che stanno tentando di aprire una grande impresa a Benevento, con una società immobiliare che attende di edificare nel capoluogo e con un'altra che si occupa di costruzioni ed ha sede, sempre a Benevento, in via Avellino.
(Fonte Il Quaderno.it)

domenica 1 agosto 2010

I canali di Amsterdam diventano Patrimonio dell'Unesco: e Benevento?

I canali di Amsterdam, l'atollo di Bikini, l'altopiano centrale dello Sri Lanka e il Parco nazionale marino di Papahanaumokuakea alle Hawaii. Sono alcuni dei quindici nuovi siti scelti dall'Unesco come Patrimonio mondiale dell'umanità. al quale è stato riconosciuto il loro «valore universale eccezionale» e che vanno ora ad aggiungersi agli 890 già iscritti nella Convenzione dell'Unesco del 1972 sulla protezione del patrimonio mondiale dell'umanità.

Anche Benevento longobarda, forse non tutti lo sanno, ha presentato qualche anno fa la propria candidatura a patrimonio dell'umanità, indicando la Chiesa di S. Sofia come suo monumento principe.


Benevento, infatti, e anche questo forse non tutti lo sanno, rientra in un'Associazione di 8 Comuni (Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio e Gornate Olona, Spoleto, Campello sul Clitunno e Monte Sant’Angelo) che ha presentato la candidatura seriale “I Longobardi in Italia. Centri del potere (568-774 d.C.)candidatura ufficiale 2010 dell’Italia per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Poco più di un mese fa, a Cividale del Friuli, c'è stato il passaggio di consegne tra il primo Presidente di questa Associazione, Attilio Vuga, ex sindaco proprio di Cividale, e il nuovo Presidente, Raffaele Del Vecchio, vice sindaco di Benevento, il quale, stando allo stringato comunicato stampa presente sul sito del Comune ha dichiarato: "La mia presidenza accompagnerà l'iter conclusivo della candidatura e quanto realizzeremo in questo anno sarà determinante per il raggiungimento dell'obiettivo comune...Lavoreremo alla creazione del brand “Italia Langobardorum”, che verrà veicolato in tutte le sue possibili declinazioni."

Ma cosa è stato fatto finora a Benevento?

A parte il valore incommensurabile della Chiesa di Santa Sofia, ritenuta dall' dall’ICOMOS (International Council on Monuments and Sites, l’organismo internazionale consultivo dell’UNESCO, cui sono affidate le valutazioni tecnico-scientifiche sulle candidature proposte)rispondente ai requisiti conservativi e di autenticità richiesti, cosa è stato fatto per potenziare, migliorare ed aggiornare i progetti di sviluppo culturale e socio-economico dei territori previsti dal Piano di gestione per il sito di Benevento?

Il Vice sindaco Del Vecchio, inoltre, non è nuovo a questo incarico, essendo stato, per tutto il 2009 Vice Presidente dell'Associazione Italia Langobardorum.
Nell'ottobre 2009, infatti, fresco fresco di nomina, dichiarava "La valorizzazione dei beni culturali è una delle più concrete opportunità di crescita per il nostro territorio e vorrei che la convinzione e la passione necessarie per sostenere una candidatura UNESCO si trasferissero con pari forza a tutti i settori dell’Amministrazione comunale e ai nostri concittadini, poiché ad essere candidata non è solo la chiesa di S. Sofia, con il suo pregio artistico e monumentale, ma anche la qualità e la civiltà del contesto urbano in cui essa vive.” (da Il Sannita.it)


Appunto, caro vice sindaco, parliamo della qualità e della civiltà del contesto urbano...cosa è stato fatto?

Benevento continua ad essere una città sicuramente non al top dal punto di vista dei servizi, dell'amministrazione, della legalità, dell'economia, del lavoro e degli investimenti, del rispetto dell'ambiente e della raccolta differenziata, per non parlare poi della democrazia partecipata e di tutti gli aspetti legati al rispetto della parità di genere, che ultimamente hanno monopolizzato la stampa locale... e queste cose non sono io ad affermarlo ma ci sono i dati ISTAT e i risultati di numerose ricerche a confermarlo.

Dunque, come si presenterà Benevento agli ispettori dell'ICOMOS che, entro l'autunno, verranno a fare la loro ispezione di rito?
Basterà soltanto la meraviglia storica, architettonica e artistica della Chiesa di S. Sofia a determinare un giudizio positivo?

E poi, per aumentare il coinvolgimento della gente nella realizzazione dell'iter di avvicinamento ad un esito positivo della candidatura, quali dei punti presenti nel Piano di promozione e sensibilizzazione sono stati già realizzati o sono in fase di realizzazione?
O forse crede davvero che basterà un anno, solo un anno a
- Innalzare il livello di conoscenza del patrimonio archeologico e monumentale a livello locale
- Migliorare la promozione culturale sul sito
- Aumentare la sensibilizzazione dei giovani in età scolare come previsto dal suddetto Piano?

Come l'amministrazione e l'assessorato alla cultura hanno cercato di avvicinare ai Longobardi i bambini e i ragazzi nonchè, e soprattutto direi, il cittadino medio, con una cultura di medio livello, non specializzato in studi storici?
Quali sono stati i percorsi di sensibilizzazione della cittadinanza ad un evento importantissimo qualle una candidatura a patrimonio dell'umanità?
Basteranno le mostre e i convegni, molto spesso assolutamente autoreferenziali e poco attente ad un pubblico non coltissimo, organizzate dal Club Inner Wheel a convincere gli ispettori dell'ICOMOS?

Questi sono interventi che non si possono essere realizzati in quatto e quattr'otto econ superficialità...ne andrebbe della buona riuscita del progetto.
Mi chiedo allora se il vice sindaco Del Vecchio ha magari intenzione di rivolgersi a qualche strega, sul filo della migliore tradizione beneventana, alla ricerca di filtri e incantesimi atti alla bisogna...
Sarebbero sicuramente un valido aiuto!